Dopo truffe cicliche l'Abi invoca l'educazione finaziaria: come "Patti chiari"
ROMA. Adusbef e Federconsumatori, che continueranno le battaglie legali con denunce penali, in sede civile, i ricorsi al Tar, l’eccezione di costituzionalità, i presidi sotto le sedi dei distratti controllori ed una manifestazione nazionale a tutela dei risparmiatori truffati, sempre con le armi della legalità più assoluta di uno Stato di diritto, mettono in guardia gli eventuali illusi di prendere sul serio le consuete promesse da marinaio dei Nicastro di turno, che insieme all’ex responsabile per l’Italia di Standard & Poor’s Maria Pierdicchi, incontrerà nei prossimi giorni le vittime del salva-banche.
Il presidente delle nuove 4 Good Bank, che ha lanciato segnali (con molto fumo e poco arrosto), verso gli obbligazionisti chiedendo che dei proventi derivanti dalle azioni di responsabilità avviate dai nuovi vertici verso gli ex amministratori possano beneficiare anche loro, con l’evidente finalità di scongiurare la fuga di clienti (dei 12mila obbligazionisti oltre 10mila erano correntisti di Banca Marche, Etruria, CariFerrara e CariChieti) ed abbassare i toni, dopo le manifestazioni di queste settimane davanti alle sedi degli istituti di credito, se vuole essere credibile, cominci a mettere sul piatto dei rimborsi il 50% dei 2,4 milioni di euro di compensi annui (400.000 di Nicastro), che verranno percepiti dai cda e si impegni a stornare su un apposito fondo di risarcimento, il 50% delle plusvalenze dei ricavi dalla vendita vecchie banche, che potrebbero bastare a risarcire buona parte dei truffati.
Adusbef e Federconsumatori, pur apprezzando le ultime aperture di Nicastro rispetto alle arroganti dichiarazioni iniziali, in merito ad una soluzione che permette di garantire risparmi e imprese in grado di proteggere un milione di depositanti e 200.000 Pmi in 4 territori fra i più vitali per la ripresa dell’economia, nutrono realistiche diffidenze su soluzioni soddisfacenti per gli espropriati da Bankitalia, Consob e dallo Stato.
Adusbef e Federconsumatori infine, ritengono ridicole e fuorvianti le consuete ricette dell’Abi, che dopo le truffe cicliche che il sistema bancario infligge a consumatori, risparmiatori, utenti (Cirio,Parmalat,Tango Bond, Lehamn Brothers, Deiulemar, ecc.), invoca una sorta di panacea come la fantomatica ‘educazione finanziaria’, probabilmente analoga al portale messo in pedi dalle banche, denominato ‘Patti Chiari’, che ha avuto l’unico scopo di dispensare prebende e la finalità di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, fino agli scandali e crac successivi e ciclici, che hanno interessato negli ultimi venti anni circa 1 milione di famiglie per risparmi bruciati di oltre 50 mld di euro.