"Persino il PD si è accorto che serviva una figura più incisiva per evitare i crac bancari"
ROMA. Anche il Pd, con qualche anno di ritardo e dopo aver favorito l’esproprio criminale del risparmio, il Bail-in approvato in Europa all’insaputa del ministro dell’Economia Padoan e del Governatore Visco, che ne hanno chiesto la successiva revisione, si accorge che le crisi bancarie potevano essere mitigate con una più incisiva e tempestiva prevenzione e gestione, soprattutto dei vigilanti.
La nomina del governatore di Bankitalia – si legge nella mozione del PD – è una scelta molto delicata anche perchè “l’efficacia dell’azione di vigilanza della Banca d’Italia è stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall’emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche”, che “avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione delle crisi o di dissesto di banche, che a prescindere dalle ragioni che le hanno originate – sulle quali si pronunceranno gli organi competenti- hanno costretto il governo ed il parlamento ad approvare interventi straordinari anche attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche”.
Adusbef, prima firmataria petizione su Change.Org, contro la riconferma del governatore Ignazio Visco (https://www.change.org/p/no-alla-riconferma-del-governatore-di-bankitalia-ignazio-visco) apprende con favore il ravvedimento operoso del PD, ma ritiene inidonei tutti i dirigenti di Bankitalia facenti parte del direttorio di poter succedere all’attuale governatore, per non cadere dalla padella nella brace, né potrebbe considerare con favore Ignazio Angeloni, attuale membro del consiglio di sorveglianza Bce, guidata da Mario Draghi, per i gravissimi e tangibili conflitti di interesse con la moglie, Ester Faia, consigliere di Ubi Banca, tuttora presenti.
Per restituire decoro, fiducia e credibilità alla Banca d’Italia, caduta nella polvere con l’attuale Governatore e la sua prima linea composta dal direttore generale e presidente Ivass Salvatore Rossi, dai vice direttori Fabio Panetta, Luigi Federico Signorini, Valeria Sannucci, occorre discontinuità, selezionando con concorso di pubblica evidenza, i migliori economisti e giuristi in grado di governare l’istituzione che fu.
Elio Lannutti (Adusbef)