La mazzata fiscale tocca a Caserta e a Catanzaro
ROMA. I rincari dell’addizionale comunale Irpef, frutto della decisione dei Comuni di ritoccarla al rialzo per l’anno di imposta 2012, si faranno sentire sugli stipendi degli italiani, ma non allo stesso modo.
La ‘mazzata fiscale’ sarà più pesante a Caserta, dove per i salari superiori a 25mila euro si pagherà almeno 75 euro in più fino a 400, e Catanzaro.
Al contrario, nella classifica della “leggerezza” brillano Siena e Brescia. Lo sottolinea con una puntuale ricerca il Sole 24 Ore che ha analizzato gli aumenti Irpef appena varati, preannunciati o in via di approvazione nelle principali città capoluogo di provincia, confrontandoli con i dati 2012 che scontavano le possibilità di rincaro offerte dal decreto sul fisco locale e dal decreto ‘salva Italia’. E’ comunque un quadro ancora parziale, dato che i Comuni hanno tempo fino al prossimo 30 giugno per approvare bilancio preventivo ed addizionali, che produrranno il loro effetto nelle tasche dei cittadini in modo scaglionato.
Ma il trend, ottenuto analizzando tre diversi livelli di reddito imponibile (25mila, 50mila e 100mila euro), è abbastanza consolidato: le città più penalizzate sono del Centro-Sud, dove già il livello dell’Irpef locale risente da tempo della tormentata gestione sanitaria locale. A Caserta pesa anche la situazione difficile delle casse municipali, avendo il consiglio comunale approvato la dichiarazione del dissesto. Lo stesso vale anche per Parma, alle prese con un risanamento che probabilmente spingerà al massimo anche le aliquote della nuova imposta sugli immobili.