Si dimette il segretario di Stato francese Georges Tron
PARIGI. Georges Tron, segretario di Stato alla Funzione pubblica, accusato da due donne di molestie e aggressione sessuale, si è dimesso. A rivelarlo è il sito del settimanale francese ‘L’Express’ annunciando che Tron ha presentato oggi le sue dimissioni al premier, Francois Fillon.
Tron, si legge in una nota di Matignon che ufficializza le dimissioni del segretario di Stato, ”ha informato il primo ministro Francois Fillon delle sue dimissioni dal Governo. Il primo ministro, in accordo con il presidente della Repubblica, prende atto di questa decisione che non pregiudica in nulla il seguito che sarà dato dalla Giustizia alle denuncie presentate contro Georges Tron, che contesta i fatti”. Fillon, si legge nella nota, rende omaggio al ”coraggio e al senso di responsabilità di Georges Tron che con questa decisione ha fatto prevalere l’interesse generale. Questa decisione gli permetterà ormai di difendersi in tutta libertà”.
Nella lettera di dimissioni di Tron al premier Fillon, che cita ‘L’Express’, il segretario di Stato assicura che ”farà riconoscere la sua innocenza combattendo le accuse vendicative di due ex collaboratrici: una licenziata per essersi appropriata di soldi pubblici, l’altra costretta a lasciare il suo incarico per un comportamento indegno”.
Tron, si legge in una nota di Matignon che ufficializza le dimissioni del segretario di Stato, ”ha informato il primo ministro Francois Fillon delle sue dimissioni dal Governo. Il primo ministro, in accordo con il presidente della Repubblica, prende atto di questa decisione che non pregiudica in nulla il seguito che sarà dato dalla Giustizia alle denuncie presentate contro Georges Tron, che contesta i fatti”. Fillon, si legge nella nota, rende omaggio al ”coraggio e al senso di responsabilità di Georges Tron che con questa decisione ha fatto prevalere l’interesse generale. Questa decisione gli permetterà ormai di difendersi in tutta libertà”.
Nella lettera di dimissioni di Tron al premier Fillon, che cita ‘L’Express’, il segretario di Stato assicura che ”farà riconoscere la sua innocenza combattendo le accuse vendicative di due ex collaboratrici: una licenziata per essersi appropriata di soldi pubblici, l’altra costretta a lasciare il suo incarico per un comportamento indegno”.