I dati sono vicini al record fatto registrare nel Maggio del 1999
ROMA. Il secondo rapporto del 2014 di Abi continua ad evidenziare le stesse dinamiche con cui era stato chiuso lo scorso anno. Il credito continua a ristagnare, anche per assenza di domanda di investimenti, i depositi a breve sono in lieve aumento ma con il crollo del 10% della raccolta da obbligazioni e la qualità del credito continua a peggiorare, con sofferenze lorde su impieghi al massimo dal maggio 1999. Le sofferenze lorde a Dicembre sono arrivate vicine a 156 miliardi di euro e quelle nette hanno superato 80 miliardi. “In rapporto agli impieghi – spiega il rapporto dell’Abi – le sofferenze [lorde] risultano pari all’8,1% a Dicembre 2013 (6,3% un anno prima; 2,8% a fine 2007, prima dell’inizio della crisi), valore che raggiunge il 14% per i piccoli operatori economici (11,8% a Dicembre 2012), il 13,3% per le imprese (9,7% un anno prima) ed il 6,5% per le famiglie consumatrici (5,6% a Dicembre 2012)”. Un nuovo massimo per questo rapporto, che nel Maggio del 1999 era all’8,37%. Abi ha poi dato il rapporto tra il totale dei crediti deteriorati sugli impieghi, aggiornato a Settembre dello scorso anno (ultima rilevazione disponibile). Questo bad loan ratio risultava pari al 16%. Gli impieghi complessivi a Gennaio sono stati pari a 1.853,2 miliardi di euro in calo del 3,28% su anno, mentre quelli a famiglie e imprese sono calati annualmente del 3,9% a 1.416,5 miliardi, sullo stesso livello del mese prima. Il chief economist dell’associazione, Gianfranco Torriero, ha inoltre sottolineato, con molte cautele, che “dal picco di Novembre, si assiste da due mesi a una diminuzione del tasso di contrazione” percentuale degli impieghi in ragione d’anno. Troppo presto per dire se sia un segnale di inversione, osserva. Mentre non arrivano quindi chiari segnali di ripresa del credito, la raccolta bancaria complessiva ha frenato in Gennaio. La somma di depositi e obbligazioni è stata pari a 1.717,8 miliardi in flessione annua dell’1,9% e in calo anche in valore assoluto su dicembre. La componente dei depositi della clientela residente è arretrata a 1.204,7 miliardi rispetto ai 1.215 del mese prima, ma cresce su base annua del 2,2% circa. Continua invece il crollo della raccolta da obbligazioni che in valore assoluto sono arrivate a 513 miliardi di euro con un calo annuo a due cifre pari al 10,4% che in valore assoluto equivale a quasi 60 miliardi di euro in meno, “il che penalizza l’erogazione dei prestiti a medio e lungo termine”, dice Abi. Il portafoglio titoli delle banche italiane, stimato da Abi, è in Gennaio pari a 1.029 miliardi di euro.