ROMA. Sgominata una vera e propria presunta associazione a delinquere che operava nel campo della sanità. Sono 43 gli arresti operati dai carabinieri dei Nas in varie province dell'Italia centro meridionale ed insulare, fra ordinanze di custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari. A questi provvedimenti vanno aggiunti 12 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, emessi dal gip della Capitale su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. I provvedimenti sono stati adottati a conclusione di complesse e prolungate indagini condotte dal Nas di Roma nei confronti di imprenditori farmaceutici ed informatori scientifici ritenuti responsabili di aver costituito un'associazione per delinquere finalizzata a truffare il Servizio sanitario nazionale attraverso la corruzione di medici di base e farmacisti, allo scopo di ottenere – in cambio di denaro e prestazioni sessuali – prescrizioni false o strumentali di talune specialità medicinali, che venivano poi spedite in farmacie compiacenti per trarre conseguente profitto dai relativi incrementi di vendite.
Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche 168 perquisizioni locali e personali a carico dei soggetti colpiti dalle misure restrittive, sui quali pendono anche 14 richieste di interdizione dall'esercizio professionale. Le investigazioni hanno permesso anche di acquisire significativi riscontri su un vasto traffico illecito di medicinali ad azione stupefacente e anabolizzante gestito da medici di famiglia attraverso la compilazione di ricette false intestate ad ignari assistiti, allo scopo di procurarsi gratuitamente i farmaci a spese del Servizio sanitario nazional e rivenderli successivamente in nero.