ROMA. "Moltiplicare gli sforzi per consolidare le basi di una vasta convergenza e cooperazione per la sicurezza collettiva – afferma Napolitano -.Nel rispetto di principi irrinunciabili e di regole efficaci'. 'L'Italia ha fatto e intende fare la sua parte, anche attraverso una consistente e multiforme presenza in missioni internazionali in aree cruciali, a cominciare da quella afgana".
In una cerimonia al Quirinale, alla presenza dei presidenti del Senato e della Camera, Schifani e Fini, del presidente del Consiglio Berlusconi, dell'ambasciatore americano a Roma Ronald P. Spogli e di altre cariche dello Stato è stato osservato un minuto di silenzio.
Nel suo discorso il capo dello Stato ha respinto con fermezza, definendola ''troppo comoda'' e ''radicalmente falsa'' la ''rappresentazione di uno scontro tra civiltà e religioni inconciliabili, non già distinte e diverse ma irrimediabilmente contrapposte''. Napolitano ha parlato degli attentati dell'11 settembre 2001 come di un "colpo di enorme gravità e impatto volto a ferire a morte il cuore dell'occidente e del mondo democratico, il centro pulsante, e migliaia di uomini e donne, della maggiore città e perfino della capitale degli Stati uniti d'America".