Tra il romanzo di Tozzi e la pellicola dell’Archibugi, un altro inedito percorso estivo. Passeggiata serale animata tra spezzoni del film e aneddoti dal set
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SIENA. Perché nella Siena di Tozzi in piazza del Campo si esibivano i saltimbanchi? Dove si trovava la fantomatica “Osteria del pesce azzurro”? E perché chi arrivava in treno a Siena scendeva in realtà a Colle Val d’Elsa? sono alcuni dei quesiti legati a “Con gli occhi chiusi”, il film tratto dall’omonimo romanzo di Federigo Tozzi al centro delle prossime “Scoperte del Cinema” . Giovedì 25 agosto, la quarta delle cine-passeggiate serali in programma quest’estate a Siena spazierà neiluoghi legati alle riprese ed ai retroscena della pellicola con cui Francesca Archibugi nel 1994 porto “il fieno nel Campo”, inteso come piazza principale di Siena. Un film tra i più generosi di inquadrature per la città ed i suoi dintorni: qui si dipana la vicenda del giovane Pietro, dell’osteria di famiglia e della passione non corrisposta verso Ghisola-Deborah Caprioglio. Il film non mancò di coinvolgere nel cast anche volti noti del panorama cittadino: tra questi Roberto Barzanti, all’epoca europarlamentare, nelle vesti di un severo professore. tra le curiosità della pellicola, che saranno rievocate nei dettagli per l’occasione, anche la trasformazione in merceria di un noto vinaio del centro storico.
L’itinerario prenderà il via alle 21.15 dal punto d’incontro di Fonte Gaia (piazza del Campo) e sarà introdotto dalla visione di alcuni spezzono significativi del film: tutti i dettagli sulla pagina facebook @scoperte L’iniziativa, cui collabora Mira (coordinamento dei Festival Cinematografici senesi) è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Siena.
Immagini allegate: un momento delle Scoperte del Cinema di giovedì scorso, dedicate al film “Io, Caterina” e la consegna a Francesca Archibugi nel 1994 del Premio Celli, organizzato dalla Voce del Campo (al suo fianco Omar Calabrese).