La manifestazione si svolgerà il 13 novembre alle 16.00 a Roma in Piazza Santi Apostoli ma si terranno anche due presidi a Milano, in Piazza XXIV Maggio, e a Venezia, in Campo Santa Margherita
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TOSCANA. È un diritto umano ma in pochi se ne ricordano: il diritto alla privacy viene dato per scontato e perciò siamo ormai abituati a rinunciarvi con la facilità e la velocità di un click.
Il Privacy Pride nasce proprio per ricordare che non bisogna mai vergognarsi di affermare il diritto alla privacy e che bisogna opporsi a chiunque consideri la privacy un freno all’innovazione o, peggio, come ha fatto chi ha attribuito al Garante per la Protezione dei Dati Personali una qualche responsabilità negativa nella gestione della pandemia.
Ed è proprio questo il motivo per cui la manifestazione è stata organizzata così in fretta: alcuni articoli del decreto Capienze, già varato dal governo è in corso di approvazione alle Camere, diminuiranno irreparabilmente il diritto alla privacy dei cittadini italiani e sembrano addirittura voler punire un Garante che ha dimostrato di funzionare troppo bene, privandolo di alcune prerogative chiave nel rispetto della gestione dei dati personali.
La manifestazione si svolgerà il 13 novembre alle 16.00 a Roma in Piazza Santi Apostoli proprio per esprimere solidarietà di fronte alla sede dell’Authority, ma si terranno anche due presidi a Milano, in Piazza XXIV Maggio, e a Venezia, in Campo Santa Margherita.
L’iniziativa è sostenuta da blog, podcast e community dedicate all’informazione e alle buone prassi legate al mondo digitale (come Le Alternative, Etica Digitale, CittadinoMedio, QuitSocialMedia, DataKnightmare, PrivacyChronicles e Informapirata), da associazioni che si occupano di software libero (come LibreItalia, la comunità italiana di LibreOffice, LinuxTrent, la comunità Linux del Trentino, linux/hub o come il PDP di Fabriano che durante la pandemia ha praticamente inventato il servizio iorestoacasa.work), di diritti digitali (come l’associazione Privacy Italia, che raccoglie numerosi soggetti interessati alla disciplina dei dati personali, Progetto Winston Smith, tra i pionieri in Italia per la difesa dei diritti digitali o l’associazione Pirati.io che aderisce al Partito Pirata Europeo e all’internazionale Pirata) o ancora da collettivi che forniscono l’accesso a social network etici (come sociale.network, progetto di Peacelink e Altrinformazione amministrato da Carlo Gubitosa o mastodon.uno del collettivo Devol che è anche media partner dell’iniziativa) fino ad affermate realtà attive nel mondo del disarmo (PeaceLink), dell’ambiente (Open For Future) o del sociale (Scambi Festival) .
Infine verrà presentato il Manifesto dell’iniziativa per:
- Rivendicare la privacy come diritto umano;
- Ricordare che non c’è privacy del singolo senza privacy della comunità;
- Chiedere campagne informative che educhino sui diritti digitali;
- Affermare che la privacy è sia diritto individuale che bene comune;
- Dimostrare la piena compatibilità tra privacy e interesse pubblico;
- Difendere la sfera privata dall’invadenza dello Stato e dei privati;
- Promuovere lo sviluppo e l’adozione di programmi per servizi pubblici; progettati con codice pubblico (cioè libero, componente necessario per poter parlare di privacy digitale);
Ognuno di noi può attivarsi, in prima persona, per chiedere ai propri Amministratori maggiore rispetto per le normative relative alla privacy dei dati e alla tutela dei cittadini, denunciando qualsiasi ingerenza indebita alla propria vita privata.
Tutte le indicazioni sulla manifestazione potranno essere trovate sul sito https://privacypride.org
Ahoy!
Toscana Pirata