Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Il tartufo bianco delle Crete Senesi rappresenta quella vocazione che ha la Toscana a essere terra di bellezza ed enogastronomia”
FIRENZE. Tra le mostre mercato italiane più longeve dedicate al tartufo bianco c’è quella delle Crete senesi che si svolge nei week end del 13 e 14 e del 20 e 21 novembre a San Giovanni d’Asso (Montalcino). La 35° edizione, presentata in conferenza stampa a palazzo del Pegaso, offre molte possibilità per conoscere il territorio e i suoi prodotti tipici come i pecorini a latte crudo, carni di Chianina e Cinta Senese, olio e vino. I tartufi bianchi sono tutti a km 0, trovati esclusivamente dai tartufai della locale cooperativa o affiliati all’associazione provinciale.
“Sono davvero orgoglioso di poter ospitare qui in Consiglio regionale questo momento importante di ripartenza. Ringrazio il vicepresidente Stefano Scaramelli per aver voluto questo incontro, il Comune di Montalcino, l’associazione dei tartufai per essere qui per far conoscere una delle eccellenze del nostro territorio. Il tartufo bianco delle Crete Senesi rappresenta quella qualità, quell’eccellenza, quella vocazione che ha la Toscana di essere terra di bellezza ed enogastronomia. Nell’unire insieme la qualità del tartufo bianco, insieme ai nostri vini, insieme anche alla capacità di saper tutelare e valorizzare l’ambiente. Perché va fatto un ringraziamento ai tanti tartufai che ogni giorno con impegno e dedizione mantengono vivo e in equilibrio il nostro ecosistema. Senza il loro impegno e la loro passione tutto questo non sarebbe possibile”. Le parole del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Per il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Stefano Scaramelli si tratta di un’iniziativa importante: “Il tartufo bianco è un prodotto di grande eccellenza. Noi abbiamo il dovere di promuovere una di quelle eccellenze del territorio, in una realtà come Montalcino, che insieme a San Giovanni d’Asso, oggi è in grado di coniugare un’offerta complessiva del proprio territorio e nello stesso tempo trova anche conferma il ruolo attivo dell’Associazione dei tartufai. Con il bilancio regionale siamo stati in grado di aumentare le risorse a vantaggio delle associazioni che potranno goderne, sia loro che i loro Comuni, per incentivare quella che è un’attività importante, la tartuficoltura che consente la produzione, l’allevamento e la costruzione di un prodotto che se curato nel proprio territorio dimostra di continuare a esistere e a produrre eccellenze. Quindi il dovere del Consiglio regionale è quello di promuovere un evento che rende San Giovanni d’Asso il cuore della produzione, non soltanto a livello nazionale, ma anche internazionale”.
Christian Bovini è l’assessore del Comune di Montalcino con delega alla Cultura: “Riapriamo con un programma che si rinnova e con una serie di eventi e di iniziative che valorizzano quello che è il principe dei nostri prodotti, il tartufo bianco delle Crete Senesi, e si articola in due fine settimana. Il 14 novembre, in particolare, nel pomeriggio ci sarà l’inaugurazione del distretto rurale di Montalcino, verranno presentati all’assemblea i prodotti del nostro territorio, non solo vino, ma anche olio, tartufo, farro miele, zafferano e prodotti del settore caseario. Verranno presentati i disciplinari alla comunità e a tutti i produttori del nostro Comune che ne vorranno far parte”.
Attorno al suo “Diamante Bianco” San Giovanni d’Asso offre una festa ricca di proposte, dallo “Square Food” con stand gastronomici delle eccellenze locali all’escursione alla “Cerca del tartufo” con i tartufai senesi e i loro cani alla gita su un antico treno a vapore “Treno Natura” che, partendo da Grosseto e da Siena, porta attraverso una ferrovia non più in servizio al Castello di San Giovanni. Non mancheranno visite ad aziende agricole, al Museo del Tartufo, cantine, frantoi e caseifici, trekking fra boschi e campagne passando per il parco archeologico di Pava.
“Quest’annata non sarà sicuramente ricordata per la quantità di tartufo bianco – spiega il presidente dell’associazione dei tartufai senesi Paolo Valdambrini – L’assenza di piogge penalizza la raccolta. Ci possiamo consolare però con la qualità che si preannuncia di ottimo livello anche se dobbiamo aspettare la metà di novembre per sapere davvero come è andata. La siccità, di fatto, ritarderà di qualche settimana il momento migliore per la raccolta. E voglio sottolineare come la nostra realtà sia l’unica gestita direttamente dai tartufai e non dai commercianti, con il tartufo offerto a chilometro zero”.
Sul sito www.tartufodisangiovannidasso.it e sulla pagina facebook tutte le informazioni e il programma completo della manifestazione.