All’evento SPI CGIL dell’11 e 12 ottobre sono attesi importanti ospiti
SIENA. ‘Suvignano days: una rete per la legalità nella rete’ è la due giorni nazionale di approfondimento sulla criminalità organizzata contemporanea organizzata dal sindacato dei pensionati SPI CGIL in partenariato con l’Associazione Libera ed ARCI Toscana e con il patrocinio della Regione Toscana.
Venerdì 11 ottobre presso la Tenuta di Suvignano a Monteroni d’Arbia (SI) avrà inizio alle ore 14 la prima giornata, con i saluti istituzionali di Gabriele Berni, Sindaco Monteroni d’Arbia, l’apertura dei lavori di Marco Tognetti del Coordinamento didattico del progetto per SPI CGIL e la tavola rotonda ‘Tecnologia, intelligenza artificiale e cybersicurezza’ a cui interverranno Brando Benifei, Eurodeputato del Partito Democratico, Beatrice Rubini, Executive Director CRIF, e Caterina Sganga, Professoressa ordinaria di Diritto private comparato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; modererà Giorgio Marasco, Direttore Fondazione Scintille di Futuro.
Sabato 12 ottobre presso il Teatro dei Risorti a Buonconvento si svolgerà a partire dalle ore 9.15 la seconda giornata, con l’evento ‘La mafia “mutaforma” tra tradizione e modernità’, a cui interverranno, dopo il Saluto del Sindaco Riccardo Conti, Nando Dalla Chiesa, Professore Ordinario di Sociologia della criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano, Alessandra Dolci, Magistrato, e Tania Scacchetti, Segretaria Generale SPI CGIL Nazionale; modererà Renato Saccone, già Prefetto di Siena e Milano. Alle ore 12.30 è previsto un buffet per i partecipanti organizzato da Dario Cecchini presso il Museo della Mezzadria di Buonconvento, struttura che sarà anche possibile visitare (per logistica e prenotazioni contattare Promoturismo: tel. 055437161 cell. 3487401468 email booking@promoturismo.it).
L’iniziativa, organizzata con la collaborazione del Comune di Monteroni d’Arbia e con il patrocinio dei Comuni di Buonconvento e Murlo, è pensata per rimettere al centro della discussione pubblica la legalità e analizzare la capacità della criminalità organizzata di riuscire ad adattarsi ai cambiamenti socioculturali e di relazione, anche nell’era digitale, per radicarsi tra le persone e nel contesto economico politico e, per questa via, accrescere potere e introiti illegali.