di Annalisa Coppolaro
SIENA- Una settimana dedicata alla cultura africana nel centro di Siena è sicuramente un grane evento, soprattutto nei giorni che precedono il Natale e soprattutto in uno spazio come quello del Cacio e Pere, che tradizionalmente rivolge la sua attenzione da tempo a questa cultura con varie modalità che gli sono consone, ossia musica, danza, cibo, sapori, fotografia, esposizioni, presentazioni di libri e progetti di cooperazione internazionale. Le multiformi e suggestive forme di espressioni artistiche collegate al continente africano prenderanno vita qui, nel cuore di Siena, in ”Karibu Afica”, eventi dal 16 al 21 dicembre prossimi, inaugurandosi il 16 dicembre alle ore 20 con l’Opening day a base di piatti africani quali il platano fritto e il cous cous, a cura dell’Associazione Studenti Camerunensi, come background per la presentazione del libro ”Griot il maestro della parola” di Leonardo d’Amico e proiezione di un docufilm musicale ”Niam Il Griot della Kora”. Dopo musica Afri Beat & Groove con Anima Makossa DJ Set. per l’African Party Nella serata si potrà anche ammirare la mostra di manifatture tessili e capi di abbigliamento a cura di Gabnichi Onlus – progetto Fatti a mano. Un progetto peraltro molto importante dato che le studentesse che hanno prodotto questi oggetti, come borselli, abbigliamento, porta pc etc, acquisendo nuove competenze per la realizzazione di prodotti di sartoria alternativi a quelli convenzionali. I ricavati di queste vendite vanno ad un fondo per l’acquisto di macchine da cucire e tessuti da mettere a disposizione delle studentesse che dopo il diploma potranno affacciarsi subito nel mondo del lavoro.
La settimana prosegue con la serata di mercoledì 17, ”Danza e musica tradizionale africana” Griot Metropolitan, con musiche e danze tradizionali della Costa d’Avorio e Burkina Faso, che vedrà come attori principali della serata i Griot Metropolitain, band composta da Brahima Dembelé, Alain Nahi, Ettore Bonafé e Paolo Casu. Giovedì 18 è la volta di Takamba Live, un trio formato da tre musicisti di Livorno che da sempre seguono il percorso delle musiche nomadi, in particolare africane, collaborando con culture diverse, come Playing for Change e Azalai Laboratoire Nomade, nato nell’ambito del Festival au Désert, presenze d’Africa a Firenze, con un esplicito richiamo alla carovana di mille cammelli che attraversavano il deserto con un carico di sale, oro, saperi e visioni del mondo. Una serata che si preannuncia ulteriormente affascinante. Venerdì 19 è la volta di Sandro Joyeux in concerto, quando il musicista giramondo getterà un ponte tra la canzone francese e i ritmi del mondo, mescolando musica di viaggi, danza e condivisione. Sandro Joyeux nato a Parigi da madre francese e padre italiano, si esibisce con canti in vari dialetti del Senegal, del Mali, della Nigeria e della Costa d’avorio accompagnandosi con la chitarra, fondendo ritmi folk, cantautorato francese e altre suggestioni. Un artista notissimo ora residente a Firenze con un curriculum straordinario che sarà possibile finalmente applaudire anche a Siena. La rassegna Karibu Africa si chiude infine sabato 20 e domenica 21 con due serate di musica, il 20 con African Music Ensemble e il 21 Griot Percussions Live con musica, ballo e ritmi africani a concludere una iniziativa che si annuncia di straordinario interesse ed originalità.