“Una città per le donne” è il progetto di numerose associazioni e istituzioni del territorio per sensibilizzare e creare consapevolezza sulle violenze di genere
SIENA. I diritti delle donne e la violenza di genere saranno al centro delle prossime iniziative di Siena Città Aperta. Si intitola “Una città per le donne” il progetto realizzato dalla Compagnia MOTUS in collaborazione con le associazioni della società civile coinvolte ogni giorno nella battaglia per i diritti delle donne (Centro Culturale Mara Meoni, Associazione Atelier Vantaggio Donna, Nonunadimeno Siena), i centri anti-violenza (Donna chiama Donna ed Associazione Aurore) e con associazioni e istituzioni artistiche e culturali come l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci”, il Siena Foto Club e Visionaria Film Festival. L’evento, in programma giovedì 15 marzo al Teatro dei Rinnovati dalle 19.30, sarà ad ingresso libero e unirà teatro, musica, danza, proiezione di cortometraggi e fotografia.
S’inizia nel foyer del teatro, con l’inaugurazione di due mostre: la prima è una foto-installazione di Luciana Petti dal titolo “Le parole non sono farfalle” incentrata sul concetto di “pregiudizio” e sui preconcetti che portano alla discriminazione di genere. La seconda è una mostra fotografica dal titolo “al Femminile” realizzata dal “Siena Foto Club”. “Osservare le donne senesi è osservare Siena – dice il presidente Carlo Pennatini – e il nostro impegno è stato quello di fotografare la bellezza femminile mettendone in risalto l’impegno, l’accoglienza, la tenerezza, l’altruismo, la determinazione, il successo ed anche la normale vita quotidiana”. A seguire, alle ore 20.30, sempre al teatro dei Rinnovati saranno proiettati i migliori cortometraggi sul tema del femminile selezionati dall’Associazione Visionaria tra i partecipanti alle edizioni 2015, 2016 e 2017 del “Visionaria Film Festival”.
Alle 21:30 la serata si concluderà con “Dimmi che mi ami”, spettacolo della Compagnia MOTUS prodotto con il sostegno di Regione Toscana e Comune di Siena, che affronta il problema della precarietà delle relazioni affettive, della violenza e del femminicidio. Lo spettacolo, nato dalla collaborazione con il musicista e compositore napoletano Daniele Sepe, che firma le musiche originali, vede la partecipazione di Martina Agricoli, Andrè Alma, Carolina Fineo, Ilaria Fratantuono, Simona Gori, Roberta Morello e Mattia Solano, su coreografie di Simona Cieri.
Il progetto “Una città per le donne” ha previsto momenti di riflessione nelle scuole e in varie occasioni pubbliche come quelle per la Festa della Donna. Il 12 Marzo, inoltre, è stato realizzato un laboratorio presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” a cura della Compagnia MOTUS.
“Questo progetto – spiega Simona Cieri, coreografa di MOTUS – nasce dalla convinzione che attraverso l’arte in tutte le sue forme sia possibile veicolare messaggi importanti e creare consapevolezza su temi sociali come quello della violenza. Questo è anche lo scopo di “Siena Città Aperta”. E chissà che questo seppur piccolo contributo, non serva ad evitare che le nuove generazioni facciano propri modelli di comportamento e relazione con l’altro sesso asimmetrici e sessisti”.