Sette anelli su sette per Stefano Capocci che vince la Giostra del Saracino
SARTEANO Alle. flebili luci del tramonto, nel giorno di Ferragosto, la Giostra del Saracino di Sarteano ha visto compiersi la bella favola di Stefano Capocci, giostratore vittorioso per la prima volta, quando ha ormai superato i quarant’anni. Ha portato al trionfo Santissima Trinità guidata dal capitano Federico Pizzinelli, e non certo per demeriti altrui. La sua è stata una vittoria sofferta, e per questo ancora più bella, ottenuta superando avversari ostici allo spareggio, infilando alla fine sette anelli su sette e battendo persino Claudio Rossi di San Bartolomeo, dominatore delle ultime gare (che si è fermato a sei). Per inciso, l’anello da centrare con la lancia, posto sul buratto, è di sei centimetri di diametro, quindi è quasi impossibile non commettere mai errori.
È stata una sfida entusiasmante, contornata dagli incitamenti e dai colori nelle tribune, con Santissima Trinità e San Bartolomeo che, via via, hanno lasciato indietro gli avversari, che pure non hanno sfigurato. Nell’ordine: San Lorenzo con Angelo Maria Pippi e San Martino con Tony Bartoli hanno centrato quattro anelli centrati; Sant’Andrea, con Fracesco Perugini, tre. Inutile sottolineare il grandissimo entusiasmo dei contradaioli vittoriosi, che hanno sventolato le bandiere giallo-viola: tra canti e suoni di tamburo hanno portato in trionfo il loro campione Stefano Capocci.
Come tradizione, si è formato un corteo per le vie del centro storico che poi si è concluso con una cena. Il sindaco di Sarteano, Francesco Landi, sottolinea come “i contradaioli, in particolare quelli più giovani, sono il vero valore della Giostra, quelli che stanno dando una continuità a una manifestazione antica, ripresa nel 1982 e che grazie al loro tifo e ai loro colori torna a crescere”.Nel discorso pre-gara, il sindaco ha commemorato le vittime di Genova, Quindi, ha ricordato il presidente onorario Carlo Bologni, una pietra miliare della manifestazione, scomparso lo scorso anno. Inoltre, ha ringraziato la famiglia Fastelli-Cherubini, per aver donato alla comunità il terreno dove si trova la tomba della Quadriga infernale, e salutato la delegazione di Gundelsheim, città gemellata tedesca, presente con il borgomastro Jonas Merzbacher. Le giurie della Giostra hanno consegnato i premi per i migliori tamburini alla contrada di Sant’Andrea, di migliori sbandieratori a San Lorenzo e di miglior corteggio a San Martino.
La Giostra di Sarteano, che ha origini lontane, sicuramente superiori ai cinquecento anni (i primi documenti ci rimandano a 560 anni fa), dopo alti e bassi ha ritrovato una dimensione di partecipazione e una qualità dello spettacolo invidiabili.