Olio extravergine. Qualità elevata e calo contenuto delle produzioni. Conto alla rovescia per la 26esima Festa dell’Olio in programma dal 7 al 9 dicembre
SAN QUIRICO D’ORCIA. «Sarà un’annata positiva per il pregiato olio extravergine d’oliva di San Quirico d’Orcia. Molto buona la qualità, con oli che esprimono le loro migliori caratteristiche e i profumi inconfondibili; e con una produzione in ripresa, nonostante le difficoltà di fine inverno legate al meteo». A sottolinearlo è Luciano Gorelli, vicesindaco e assessore all’agricoltura e al turismo del Comune di San Quirico, in pieno periodo di raccolta delle olive ed in vista della 26esima Festa dell’Olio che si svolgerà nel capoluogo valdorciano dal 7 al 9 dicembre.
La Festa dell’Olio di San Quirico (programma su www.lafestadellolio.com ) è una manifestazione ormai tradizionale: già nel 1993 si è puntato su un grande evento di promozione dedicato esclusivamente alle produzioni di olio extravergine d’oliva di qualità. Da allora è cresciuta la qualità media e sono cresciute le aziende produttrici, in un territorio già particolarmente vocato.
«Le produzioni 2018 – prosegue Gorelli –, in termini di quantità, non sono ancora sui livelli delle medie ‘storiche’ a causa delle gelate e dell’abbassamento delle temperature di fine febbraio, che hanno colpito a macchia di leopardo gli oliveti delle nostre colline. E’ ancora presto per dire con precisione a quanto si attesterà la produzione rispetto alle medie produttive attese (si stima un calo del 30 per cento), anche perché sarà necessario vedere quali rese produttive ci saranno al frantoio a seconda delle varietà alla raccolta. La totale assenza di parassiti come la mosca delle olive – aggiunge -, ha portato a piena maturazione olive sane e che stanno dando un olio extravergine di alta qualità e senza difetti».
E nei tre giorni della Festa dell’Olio (7-9 dicembre) sarà possibile assaggiare la nuova produzione negli stand dei produttori presenti lungo il centro storico, e nei vari appuntamenti a Palazzo Chigi, con la possibilità di imparare a degustare questo prezioso ed insostituibile prodotto della terra e alimento cardine della cucina tipica e della dieta mediterranea.