Banchi degli ambulanti e luna park domenica 26 e lunedì 27 settembre. Per accedere occorre il green pass, obbligatorio indossare la mascherina
MONTEPULCIANO. Dopo il forzato stop del 2020, riprende a Montepulciano Stazione la Fiera della Maestà del Ponte, in programma – come da calendario – l’ultima domenica di settembre ed il lunedì successivo, quest’anno 26 e 27 settembre.
Dunque nelle strade del centro abitato torneranno gli stand degli espositori e dei commercianti ambulanti ed il luna park, altra tradizionale attrazione delle due giornate di festa.
Per poter accedere all’area della fiera, i visitatori dovranno essere in possesso del Green Pass (saranno effettuati controlli a campione) e tutti dovranno indossare la mascherina protettiva, come da prescrizioni di legge.
Per quanto riguarda la viabilità, il divieto di sosta in Piazza delle Nazioni Unite e in Piazza Toscana, per l’allestimento del luna park, sarà in vigore dalle 8.00 di mercoledì 22 settembre alle 12.00 di mercoledì 29.
Altri divieti di transito e di sosta riguardano le aree riservate all’esposizione e saranno in vigore dalle 6.30 di domenica 26 settembre alle 21.00 di lunedì 27.
Il traffico veicolare da e per Acquaviva – Gracciano sarà deviato su strade interne, dove sarà istituito il doppio senso di circolazione.
Come annunciato dalla ASL Toscana sud est, alla Fiera del Ponte sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione anti-covid presso la sede della Croce Rossa Italiana, in via Firenze 4, dalle 11 alle 17 di domenica 26, presentandosi liberamente, senza prenotazione.
Della Fiera al Ponte si hanno notizie certe già dal ‘700, quando fu istituita in onore della Chiesa della Madonna della Maestà del Ponte, edificata nel 1616, lungo la Via Lauretana, da semplici operai del posto, grazie alle elemosine raccolte e secondo un progetto elementare. La parola “ponte” prende a sua volta origine dal lungo camminamento, su pali di legno che, prima della bonifica della Chiana della metà del ‘500, portava da quel luogo a Valiano consentendo quindi di superare acquitrini e paludi.
I fedeli che affrontavano questo percorso sostavano presso l’edicola mariana che si trovava sul posto, affidando alla Madonna il loro viaggio verso Siena o verso Loreto.
Su quel semplice luogo di preghiera e di raccoglimento la popolazione volle poi appunto edificare l’attuale Chiesa, uno dei centri di culto a cui la popolazione del territorio appare più legata.