Evento promosso dall'Accademia dei Fisiocritici e dalla Provincia di Siena. A seguire l'inaugurazione di una mostra sul traffico internazionale illegale di flora e fauna
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SIENA. L'”Atlante dei pesci della provincia di Siena”, realizzato da Sandro Piazzini, Leonardo Favilli, Giuseppe Manganelli, sarà presentato il 24 maggio alle ore 16,30 all’Accademia dei Fisiocritici. L’iniziativa è organizzata dalla Provincia di Siena e dall’Accademia senese in occasione della Giornata Europea dei Parchi. Il volume censisce la fauna ittica della provincia compresa quella delle aree protette ed è il quinto e ultimo volume della collana “Quaderni Naturalistici delle Riserve Naturali senesi”. Dopo il saluto del presidente dell’Accademia Mauro Cresti e del presidente della Provincia Fabrizio Nepi interverranno il direttore del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici Giuseppe Manganelli, il co-autore Sandro Piazzini, il fisiocritico Giovanni Cappelli, autore delle immagini, e Loris Andreoni dell’associazione Mosca Club Siena. La locandina con il programma completo è all’indirizzo http://www.fisiocritici.it/images/eventi/LGP2017.pdf
“Con il passaggio delle funzioni sulle aree protette dalle Province alla Regione Toscana – scrive Nepi nella presentazione del volume – la pubblicazione di quest’Atlante è una delle ultime attività svolte dalla Provincia di Siena per la tutela, promozione e divulgazione del patrimonio naturalistico senese”.
Il pomeriggio prosegue con l’inaugurazione della mostra “Vittime del commercio: il traffico internazionale di flora e fauna”, presentata dal conservatore del Museo Andrea Benocci che l’ha curata insieme a Fabrizio Cancelli, conservatore onorario della sezione zoologica. L’esposizione, che sarà visitabile fino al 15 settembre 2017, ha un duplice intento: portare alla ribalta il problema del commercio illegale di specie selvatiche che è una delle principali cause della perdita di biodiversità a livello mondiale, e allo stesso tempo dare visibilità a molti reperti del Museo di Storia Naturale mai esposti prima. Tra questi pelli di serpente, tigre, carapaci di tartarughe marine, insieme a piante di proprietà dell’Orto Botanico di Siena e a conchiglie e coralli confiscati proprio nell’ambito di un’operazione di contrasto al traffico illegale di fauna protetta e affidati al Museo dell’Accademia dal Corpo Forestale dello Stato.
“Il nostro Museo di Storia Naturale – afferma Cresti – fra le tante funzioni a cui assolve, didattica, di supporto alla ricerca, di conservazione e memoria di un territorio, conta anche quella di costituire un punto di riferimento per le forze preposte alla tutela delle specie protette”.