L’architetto statunitense Peter Tagiuri unisce appetito e invenzione, lingua e gusto, memoria e significato in un nuovo Assaggio d’Arte del Siena Art Institute
SIENA. Architetto, professore, cuoco: all’intersezione di queste tre professioni lavora lo statunitensePeter Tagiuri, protagonista del prossimo incontro senese per il ciclo StARTers – Assaggi d’Arte del Siena Art Institute. Il risultato di questa alchimia di interessi è tutto da scoprire e l’evento, a ingresso libero, si concluderà con un aperitivo con vini del territorio.
“Tutti i sapori,” afferma lo scrittore Adam Gopnik, “hanno una caratteristica: sono, in una certa misura, artificiali e inventati.” Su questo solco si inserisce la ricerca di Peter Tagiuri, che esplora il cibo e l’oggetto architettonico come costruzione culturale. Alimenti semplici come pane, formaggio, verdure diventano così materie prime per la fabbricazione di nuovi piatti, mentreroccia e acqua danno vita a un progetto architettonico innovativo come quello per il centro culturale Ningbo Yinzhou in Cina. La cucina come architettura di sapori e l’edificio come risultato sensoriale di una combinazione di ingredienti: una prospettiva insolita che Peter Tagiuri stesso presenterà al pubblico senese il prossimo martedì 14 marzo al Siena Art Institute.
Appuntamento dunque per martedì 14 marzo alle 18.00 presso il Siena Art Institute in Via Tommaso Pendola 37 conl’architetto Peter Tagiuri. L’incontro si concluderà con un aperitivo.
INGRESSO LIBERO – PRESENTAZIONE IN INGLESE