Dalla piccola esposizione temporanea al progetto di un percorso espositivo permanente sulla storia millenaria dell’ospedale senese
SIENA. Nell’ambito della Bright-Night 2024 di venerdì 27 settembre, che ha avuto il suo centro al Santa Maria della Scala, nel Refettorio del complesso ospedaliero è stata allestita una piccola mostra temporanea di strumenti di medicina provenienti dal Museo di Strumentaria medica dell’Università di Siena. L’esposizione, dal titolo “Il metodo sperimentale in medicina. Lo straordinario viaggio oltre i concetti classici dell’arte medica”, è stata curata da Davide Orsini, direttore del Sistema Museale Universitario Senese e docente di Storia della Medicina, ed è dedicata a un passaggio fondamentale nella storia della medicina nel quale gli studiosi si mossero oltre i confini del sapere medico del tempo.
L’innovazione che apre alla medicina moderna è stata la presa in carico da parte degli ospedali delle funzioni di cura nel XV secolo. Nel ciclo del Pellegrinaio del Santa Maria della Scala tale momento è rappresentato nell’affresco di Domenico di Bartolo Il “governo” e la cura degli infermi, che ci offre lo spaccato di una corsia ospedaliera quattrocentesca nella quale si curano i malati.
Da un punto di vista scientifico la vera e propria rivoluzione è però da individuarsi nella dimostrazione di William Harvey (1578-1657) della circolazione del sangue nel 1628. È stato poi Claude Bernard a definire nel XIX secolo i criteri di scientificità delle osservazioni in clinica come in laboratorio. Gli strumenti esposti in occasione della Bright-Night “narrano”, dunque, alcuni dei fondamentali passaggi nell’avventuroso viaggio verso la medicina contemporanea.
In questo ambito, il Comune di Siena, la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e l’Università di Siena hanno presentato il progetto che mira a realizzare all’interno del Santa Maria della Scala un percorso espositivo permanente che racconti, anche attraverso antichi strumenti medico-scientifici, la storia e l’evoluzione del millenario ospedale senese, per secoli sede anche della Facoltà di Medicina.
Una parte del grande e prezioso patrimonio del Museo di Strumentaria medica, raccolto, studiato e conservato negli ultimi trent’anni dal Sistema Museale Universitario Senese, potrà contribuire a costituire il percorso espositivo che le tre Istituzioni hanno progettato di realizzare in maniera stabile al Santa Maria della Scala, per ricordare i mille anni della sua destinazione ospedaliera.
“Esprimo soddisfazione per l’avvio di questo progetto – ha commentato il Rettore Roberto DI Pietra – alla cui definizione lavoreremo nel corso dei prossimi mesi con la collaborazione del Comune e della Fondazione Santa Maria della Scala allo scopo di valorizzare le risorse del nostro patrimonio museale in ambito medico. Auspico che presto ci possano essere ulteriori sviluppi per valorizzare il ricco patrimonio di strumentaria medica.”
“Questo luogo – ha detto l’Assessore comunale per i Rapporti con le università, Vanna Giunti – che oggi accoglie l’evento Bright-Night 2024, il cui filo conduttore è quello del viaggio, è stato uno dei più antichi e grandi ospedali sulla Via Francigena, simbolo del viaggio per eccellenza. Dei numerosi ‘viaggi’ che in questa giornata, qui al Santa Maria della Scala vengono esposti, spiegati, condivisi, quello dell’evoluzione della strumentaria medica, proprio in questo luogo, costituisce un elemento essenziale, affinché possiamo fare memoria di tutte le storie che lo hanno attraversato.”
“In collaborazione con il Comune e l’Università di Siena – ha quindi concluso il Presidente della Fondazione Santa Maria della Scala, Cristiano Leone – compiamo oggi un passo cruciale verso una più ampia trasformazione del complesso museale Santa Maria della Scala. La creazione di un percorso espositivo permanente dedicato alla storia quasi millenaria dell’ospedale si integra perfettamente nelle direttrici strategiche definite dal nostro Consiglio di Amministrazione. A distanza di circa trent’anni dall’avvio del Piano Canali, che ha dato inizio alla metamorfosi dell’ospedale in museo, siamo in procinto di elaborare un master plan per la rifunzionalizzazione degli spazi, in sintonia con le esigenze contemporanee della città e delle sue comunità. All’interno di questa visione strategica si inserisce pienamente il progetto di un museo permanente che celebri la storia dell’Antico Ospedale. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso la costituzione, all’interno del Santa Maria della Scala, di un polo internazionale di riflessione e di azione, in cui il benessere psicofisico, il patrimonio storico-culturale e l’arte possano interagire in modo innovativo e inclusivo.”