SIENA.Sono quattro i gruppi composti da ricercatori e studiosi dell’Università di Siena che partecipano al Maker Faire Rome – The European Edition, che si svolge nella capitale dal 18 al 20 ottobre.
L’Ateneo senese, con il coordinamento della Divisione Terza Missione, partecipa alla rassegna romana in qualità di exibitor presentando così alcune delle proprie idee di innovazione.
Il gruppo guidato dalle professoresse Ottavia Spiga e Annalisa Santucci, del dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia, presenterà le principali attività di ricerca nell’ambito del progetto del Dipartimento di Eccellenza 2018-2022 sulla realizzazione di una innovativa piattaforma tecnologica alimentata da simulazioni quanto-meccaniche per lo sviluppo di molecole fotoattivabili. Inoltre, il gruppo presenterà il ruolo centrale del dipartimento nell’ambito delle Life Sciences del Competence Center nazionale su Industria 4.0 “ARTES 4.0”, oltre alle attività di ricerca di alcune spin off accompagnate anche da dimostrazioni video.
Gli altri tre gruppi di ricercatori che partecipano a Maker Faire Rome arrivano dal dipartimento di Ingegneria dell’informazione e scienze matematiche dell’Ateneo senese.
Quello dell’IoT Lab, coordinato dal professor Alessandro Pozzebon, presenterà i risultati di due progetti, SeaFactory, rivolto alla valorizzazione della filiera della produzione ittica, e Smart Pebble,
per il monitoraggio dell’erosione costiera, portato avanti da alcuni anni in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa ed altre istituzioni universitarie europee.
Un altro gruppo, coordinato dal professor Alessandro Mecocci e dall’assegnista di ricerca Claudia Zoppetti, presenterà ALIoT, un sistema in grado di sopperire ai bisogni di comunicazione di luoghi come musei, gallerie, parchi archeologici per promuovere le opere attraverso apparati interconnessi ed intelligenti, pubblicando contenuti autoriali dinamici in modo semplice.
Il SIRSLAB e le sue attività legate alla ricerca nell’ambito della robotica indossabile, e più in generale della “human-centered robotics”, saranno esposte dal gruppo coordinato dai professori Monica Malvezzi e Domenico Prattichizzo. Saranno disponibili dimostrazioni su dispositivi robotici indossabili per applicazioni di compensazione e riabilitazione e dispositivi aptici indossabili per applicazioni di realtà virtuale.
Il Maker Faire, nato nel 2006 negli Stati Uniti, è diventato luogo d’incontro importante a livello mondiale per il movimento dei maker, composto da persone, creatori, innovatori, inventori, di diversa formazione, il cui interesse è quello di acquisire capacità tecniche da poter mettere in pratica in modo creativo, con l’obiettivo di costruire oggetti e mettere a punto soluzioni improntate
all’innovazione.