La mostra è allestita nel Chiostro di Sant'Agostino e la sua inaugurazione aprirà i festeggiamenti decennali in onore del Beato di Monticiano
MONTICIANO. I grandi Festeggiamenti decennali in onore del Beato Antonio Patrizi di Monticiano si aprono mercoledì 12 giugno 2024 alle ore 18.00 all’insegna dell’arte scultorea di Suor Elena Manganelli OSA, dove OSA sta per Ordine di Sant’Agostino. L’incredibile connubio tra due vocazioni è quanto di più raro possa accadere all’animo umano, ma la mostra “Tardi t’amai” allestita presso il suggestivo Chiostro della Chiesa di Sant’Agostino, ideata da Carl Pizzichini, rappresenta bene come l’attività artistica sia principalmente un’attività dello spirito, tanto più di uno spirito illuminato giornalmente dalla luce di Cristo.
Elena Manganelli, è una scultrice e monaca agostiniana nel monastero “S. Antonio da Padova” di Pennabilli (RN), dove si è trasferita nel 2012. Nata a Siena, sviluppa la sua sensibilità artistica nell’ambiente cittadino. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte della sua città e l’Accademia di Belle arti di Firenze continua la sua formazione nello studio dello scultore senese Alberto Inglesi, partecipando a numerose mostre e concorsi e insegnando per alcuni anni discipline plastiche all’Istituto d’Arte.
Nel 2004 entra nell’Eremo agostiniano di Lecceto (SI). Nell’esperienza monastica la sua sensibilità artistica, segnata da un naturale interesse teologico, trova casa.
Negli ultimi anni ha realizzato i poli liturgici delle chiese di Quercegrossa (SI), Badesse (SI) e della “Sala della pace” a Cascia (PG).
Nel 2011 ha realizzato le tavole per le XIV stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo presieduta dal Papa Benedetto XVI al Colosseo (Roma); nel 2016 l’ambone in bronzo “Maddalena al sepolcro” per il Duomo di Siena e nel 2019 l’altare per la chiesa della SS. Annunziata nel complesso del Santa Maria della Scala a Siena.
“La scultura di Suor Elena indubbiamente si fa erede delle avanguardie artistiche del Novecento, nel superamento e nella rottura del tradizionale senso di equilibrio formale eppure non trascura né rinnega la lezione classica dell’armonia – dice di lei la critica d’arte Roberta Fiorini – riesce a non scadere mai nella facile retorica, neppure quando la scultura affronta applicazioni ornative o celebrative, facendosi interprete, e facendo noi partecipi, della pietà come del dolore, della drammaticità come della tenerezza, della morte come dell’amore, della “visione interna del mondo”.
La mostra sarà presentata da Antonio Natali, ex direttore degli Uffizi di Firenze, fa parte del primo giorno di un nutrito programma di festeggiamenti, che comprenderà, fino a domenica 16 giugno, oltre agli incontri liturgici, la presenza di Luciano Moggi, di Albano Carrisi, del Cardinale Lojudice, dell’Organista Mancini, del soprano Ferri, e si attesta come uno degli eventi artistici principali dell’estate, nel territorio della Val di Merse.