Terzo appuntamento per la serie di passeggiate estive nella storia di Siena
SIENA. Se ci chiediamo quale può essere oggi una figura professionale di riferimento per gestire i problemi legati all’acqua ci viene in mente l’idraulico, ingegnere o tecnico che sia. Ma c’era un tempo a Siena in cui anziché nelle tubature l’acqua per le abitazioni scorreva in canali in mattoni. E quel tempo, durato fino all’Ottocento, si reggeva sulle spalle di una figura atipica: il bottiniere. Il suo mondo erano infatti i Bottini, le mirabolante rete idrica di origine medievale, che ancora oggi percorre i sotterranei di Siena. Alle gestione e manutenzione di questi suggestivi cunicoli erano dedicate figure specializzate. In particolare dal Settecento, a fare i bottinieri furono ingaggiati degli specialisti: fu così che si attestò in particolare la dinastia dei Gani, tre generazioni di figure specializzate, che nel XIX secolo affrontò anche gravi problemi di approvvigionamento idrico.
Proprio “i Gani, bottinieri per tradizione” saranno protagonisti del terzo appuntamento con Le Scoperte, la serie di passeggiate notturne a passo comodo, in programma ogni giovedì (salvo il 15/8) fino a settembre. L’8 agosto in particolare le guide Federagit Confesercenti di Siena, che curano la rassegna, condurranno il pubblico sulle tracce di questa particolare stirpe di “senesi da riscoprire” (filo conduttore dell’edizione 2019), sconosciuti ai più quanto preziosi per lo sviluppo e la sopravvivenza della città nei secoli andati.
Come per i precedenti appuntamenti, l costo di partecipazione al pubblico è di 8 euro (gratis bambini fino a 10 anni, 5 euro le riduzioni convenzionali): la prenotazione è consigliata via telefono o whatsapp (334 841 8736) o su bit.ly/prenotascoperte<file://
Nell’immagine allegata: un momento de Le Scoperte della scorsa settimana