Doppio concerto, il 3 e il 7 dicembre nei due Comuni della Val di Chiana senese
VALDICHIANA. Un doppio concerto, eseguito dalle bande musicali di Sarteano e Torrita di Siena, servirà a celebrare la Festa della Toscana. Il primo sarà eseguito a Sarteano, nella chiesa di San Francesco, domenica 3 dicembre alle ore 17,30; il secondo è in programma al palazzetto dello sport di Torrita di Siena giovedì 7 dicembre, alle ore 21. L’ingresso è gratuito (per informazioni:filarmonicasarteano@libero.it oppure segreteria@lasamba.it).
Dal 2000, ogni anno, la Festa della Toscana serve a ricordare l’abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre 1786, per la prima volta al mondo, ad opera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Si tratta di una grande opportunità per meditare sulle radici di pace e di giustizia del popolo toscano, promossa dal Consiglio regionale. Quest’anno, su proposta del talentuoso trombettista Mirco Rubegni, maestro della banda “La Samba” di Torrita di Siena, si festeggerà la ricorrenza con un evento musicale molto speciale: le bande musicali di Torrita e di Sarteano, riunite per l’occasione come un’unica banda, eseguiranno il Concerto per tromba in Mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn (tromba Mirco Rubegni, direttore Filippo Zambelli). Oltre a questo, che sarà il “piatto forte” della serata, si potranno ascoltare altri pezzi che fanno parte sia del repertorio tradizionale delle bande, come l’Ouverture della Cenerentola di Gioacchino Rossini, sia del repertorio moderno, come Ross Roy, Dakota e Free World Fantasy di Jacob De Haan.
Il concerto sarà aperto da “La Leopolda”, che Leopoldo II di Lorena commissionò a Egisto Mosell nel 1848, come inno ufficiale del Granducato di Toscana. Per singolare coincidenza, sia la Società filarmonica Sarteano, sia la Società Filarmonica di Torrita, sono state fondate nel lontano 1850 e la loro storia è simile, per quanto negli ultimi anni abbiano seguito percorsi in parte differenti. La filarmonica di Torrita di Siena si è voluta caratterizzare dal lato musicale per una marcata svolta verso il repertorio tipico delle marching band americane e, dal lato coreografico, per un maggiore approfondimento della tecnica del twirling, mentre la banda di Sarteano ha privilegiato un repertorio più tradizionale, aspirando ad essere una vera propria “orchestra di fiati”.