Il Centro Culturale di Siena e Comunione e Liberazione organizzano l'11 maggio un faccia a faccia tra l’Autore, Tania Groppi e don Benedetto Rossi
SIENA. . È in programma mercoledì 11 maggio a Siena la presentazione de “La bellezza disarmata”, il primo libro di Julián Carrón, responsabile del Movimento di Comunione e Liberazione da dieci anni, dopo la scomparsa del fondatore, mons. Luigi Giussani (ore 21, Basilica di San Francesco P.za San Francesco, ingresso libero).
Il volume, uscito a metà settembre per Rizzoli, mette a tema la crisi della cultura occidentale, con un affondo sui temi di attualità come immigrazione, famiglia, nuovi diritti, Europa, terrorismo, politica ed economia. Attraverso il percorso del libro, l’autore rimette al centro l’uomo, con le sue domande e le sue esigenze di verità e di libertà. La “bellezza disarmata” della fede si fa strada come possibile risposta alle sfide del presente.
«Non c’è altro accesso alla verità se non attraverso la libertà. La storia è lo spazio del dialogo nella libertà»; e ancora: «Nessuno può stare in piedi senza qualcosa per cui valga la pena vivere», scrive l’Autore. Tania Groppi, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Siena, e don Benedetto Rossi, rettore del Santuario di Santa Caterina, si confrontano con don Julián Carrón su queste provocazioni e numerose altre che il sacerdote spagnolo lancia con il libro. Per l’occasione porteranno il loro saluto anche S.E. Monsignor Antonio Buoncristiani, Arcivescovo della Diocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino e il sindaco Bruno Valentini.
“La bellezza disarmata” propone gli elementi essenziali della riflessione di don Julián Carrón a partire dal 2005, anno della sua elezione a presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, dopo che don Giussani stesso, l’anno prima, lo aveva chiamato dalla Spagna a condividere con lui la responsabilità di guida del movimento. Gli scritti, nati in occasioni diverse, sono stati ampiamente rielaborati e ordinati dall’autore per offrire il contributo di una esperienza reale a chiunque sia alla ricerca di ragioni adeguate per vivere e costruire spazi di libertà e di convivenza in una società pluralistica.
«L’unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre e intensamente il reale, senza rinnegare e dimenticare nulla» scriveva don Giussani nel suo libro più famoso, Il senso religioso, e il suo successore scommette totalmente su questo magistero della realtà che sottopone anche la fede alla verifica dell’esperienza. Solo se l’avvenimento cristiano si dimostra capace di risvegliare l’uomo e di affrontare l’intera esistenza con le sue prove e la sua problematicità, può risultare credibile e suscitare l’interesse dell’uomo contemporaneo.
Julián Carrón è nato nel 1950 a Navaconcejo (Spagna). Ordinato sacerdote nel 1975, è stato docente presso l’Università Complutense di Madrid ed Élève Titulaire presso l’École Biblique di Gerusalemme, responsabile del Seminario Minore, professore di Religione, direttore del Collegio Arcivescovile di Madrid.
Dopo il dottorato in Teologia, conseguito presso la Facoltà Teologica del Norte de España, a Burgos, è stato professore di Nuovo Testamento alla Facoltà di Teologia San Dámaso di Madrid. Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato El Mesías manifestado. Tradición literaria y trasfondo judío de Hch 3, 19-26. È stato direttore dell’edizione spagnola della rivista internazionale Communio.
Dal 2004 si è trasferito a Milano, chiamato da don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, a condividere con lui la responsabilità di guida del movimento. Nel 2005 la Diaconia Centrale lo ha nominato Presidente della Fraternità di CL, quale successore di don Giussani. Il Pontificio Consiglio per i Laici lo ha inoltre nominato Assistente Ecclesiastico deiMemores Domini, associazione laicale che “riunisce persone di Comunione e Liberazione che seguono una vocazione didedizione totale a Dio vivendo nel mondo”.
È docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.