L'appuntamento è organizzato dai due Atenei senesi e dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea
SIENA. In occasione del Giorno della Memoria, l’Università per Stranieri di Siena e l’Università di Siena, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze-Siena e con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), organizzano giovedì 27 gennaio alle ore 10 in aula magna un incontro per discutere degli effetti funesti del cospirazionismo, dall’inizio del Novecento a oggi.
L’iniziativa sarà anche trasmessa sul canale YouTube dell’Università per Stranieri di Siena.
Dopo i saluti della Signora Prefetto di Siena, di Tomaso Montanari, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena e di Francesco Frati, Rettore dell’Università di Siena, interverranno Stefano Gatti (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) che parlerà di “Noi Vs (((loro))), sui polemisti antisemiti italiani”; Claudia Buffagni (Università per Stranieri di Siena), con un intervento dal titolo “L’edizione nazista dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion”; Giorgia Bulli (Università di Firenze-Istituto Sangalli), che discuterà di “Nuovi razzismi e radicalizzazione dell’intolleranza in Toscana”; Mario Perini (Università di Siena), con un intervento dal titolo “Libertà costituzionali e cospirazionismo”; Luigi Spagnolo (Università per Stranieri di Siena) chiuderà la mattinata parlando di “Propaganda di morte. Dai Protocolli a QAnon”. Modererà Giada Mattarucco (Università per Stranieri di Siena).
«La Giornata della Memoria ha per un’università un significato del tutto speciale», mette in evidenza Tomaso Montanari, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena.
«La ritualizzazione della memoria dell’Olocausto si è accompagnata, in questi anni, a un costante aumento del negazionismo, e a una nuova affermazione del fascismo, in tutta Europa e in Italia. È necessario dunque non indulgere a una vuota retorica, o peggio all’obbligatorietà della memoria, ma lavorare sul fronte della conoscenza storica e dell’impegno civile. Per continuare a meditare “che questo è stato”».
«La Giornata della Memoria», sottolinea Francesco Frati, Rettore dell’Università di Siena, «rappresenta un momento di riflessione e approfondimento affinché le atrocità perpetrate nel passato restino parte della memoria collettiva e soprattutto monito affinché atrocità simili non si ripetano nel futuro. Come ogni anno, l’Università di Siena aderisce agli eventi organizzati in città anche per sensibilizzare l’opinione pubblica, e soprattutto le giovani generazioni, al rispetto di qualsiasi diversità e soprattutto al rispetto della dignità umana».
«È con sentita convinzione, afferma Gadi Luzzatto Voghera, Direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, «che la Fondazione CDEC partecipa all’evento organizzato a Siena per il Giorno della Memoria. Il fatto che siano due università a prendere l’iniziativa è particolarmente significativo. Riflettere oggi su quegli avvenimenti storici e su quei comportamenti umani – spesso semplicemente meschini – può aiutare tutti noi a essere, nel nostro presente, più coscienti e responsabili, opponendoci alle nuove forme di discriminazione e ai linguaggi d’odio (troppo spesso ancora antisemiti) che ci minacciano».
La Comunità Ebraica di Firenze-Siena si unisce alla riflessione del Direttore della Fondazione CDEC e ringrazia gli atenei senesi per l’importante iniziativa.
L’evento è aperto a tutta la cittadinanza, previa prenotazione via e-mail