Prima installazione della rassegna è quella di Giulio De Mitri “In attesa dell’alba”
SIENA. Si apre martedì 12 maggio, nel giardino della biblioteca di area umanistica dell’Università di Siena, in via Fieravecchia, la rassegna di arte contemporanea “Il giardino delle muse”. Coordinata dal professor Massimo Bignardi, docente di Storia dell’arte contemporanea, la rassegna propone le esperienze di curatela affidate a tre studentesse del corso di laurea magistrale in Storia dell’arte, Martina Franchi, Alice Ioffrida e Martina Soricaro.
Prima installazione della rassegna, che sarà inaugurata alle ore 18.30, è quella di Giulio De Mitri “In attesa dell’alba”.
Giulio De Mitri, affermato artista della Light Art italiana «si appropria di uno spazio reale – scrive Martina Soricaro nella presentazione – inteso quale dimensione onirico-luminosa, dove ombre e luci artificiali mettono in moto il processo di conoscenza. Nel giardino l’input è generato dall’opposizione microcosmo-macrocosmo, dove il primo è rappresentato dalla sagoma stilizzata della farfalla, il secondo dallo spazio misurabile, percorribile e tangibile del giardino come memoria di quella che è stata, per più generazioni, la Facoltà di Lettere e Filosofia, immerso nel verde, popolato di esseri viventi e, per la prima volta, anche di forme simboliche.» La mostra sarà aperta fino al 22 maggio.
“La rassegna – spiega Bignardi – è l’occasione di verificare, in presa diretta e come proposta espositiva, la tenuta di una metodologia didattica che punta sull’esperienza del cantiere: un’elaborazione a più mani che richiede il diretto confronto con l’artista. Un modo come sollecitare l’immaginazione e, al tempo stesso, di mettere in gioco le conoscenze acquisite durante il corso di Arte ambientale”.
In occasione della mostra, mercoledì 13 maggio (dalle ore 14 alle 16 nell’aula -1 04, ex convento del Carmine, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, Pian dei Mantellini, 44) nell’ambito delle attività seminariali promosse dall’insegnamento di Storia e fenomenologia dell’arte contemporanea, della Scuola di Specializzazione in Beni storico artistici, Giulio De Mitri terrà un seminario sul tema “La nuova scena della light art”, con interventi dei professori Massimo Bignardi ed Enrico Crispolti.
La rassegna proseguirà con altre mostre fino al 19 giugno.
GIULIO DE MITRI (Taranto, 1952)
Ha compiuto studi umanistici ed artistici (Accademia di Belle Arti e Università). È professore ordinario di Tecniche e tecnologie delle arti visive presso l’Accademia di Catanzaro. Artista innovativo e sperimentale, la cui ricerca – poetica e filosofica al tempo stesso – sancisce un percorso coerente e rigoroso, impegnato da anni nella cultura meridiana, coniugando tecnologia sofisticata e liricità, oggi è tra i principali interpreti in Italia della Light Art. Nel suo percorso artistico ha attraversato diversi linguaggi: dalla pittura alla perfomance, dalla fotografia alla scultura, dall’installazione ambientale al video. È presente a numerose e prestigiose esposizioni nazionali ed internazionali (Budapest, Stoccolma, Osaka, Isola di Samothrace, Ajdovscina, Porto Alegre, Philadelfia, Sarajevo, Berlino). Tra le mostre personali e le rassegne più recenti ricordiamo: Light Art Ensemble, (a cura di G. Gellini), Ex-Chiesa di San Carpoforo, Milano; IV Edizione della Biennale del Fin del Mundo 2014/2015, Argentina e Cile; Giulio De Mitri / Il corpo e l’anima (a cura di M. Bignardi), Museo F.R.A.C., Baronissi, (SA), 2014; Giulio De Mitri / Esperidi, Studio d’arte contemporanea “Pino Casagrande”, Roma, 2013; Biennali di Venezia LIV (2011) e LII (2007): Sguardo contemporaneo (a cura di R. Branà e G. Caroppo) e Padiglione Italia; J. Beuys. Difesa della natura (a cura di L. De Domizio Durini, 2011); XV Quadriennale di Roma, 2008; 20 artisti per i 150° dell’Unità d’Italia, Palazzo Reale, Torino, 2011; Intramoenia Extra Art (a cura di A. Bonito Oliva e G. Caroppo), Castelli di Puglia, 2007; La luce come corpo (a cura di B. Corà), Galleria Peccolo, Livorno, 2010; XV (2012) e XIV (2010) Biennale d’Arte Sacra Contemporanea, Museo Stauros, San Gabriele (TE); Videoart Yearbook 2007 e 2006 (a cura di R. Barilli), Bologna; Environmental Art Festival Lakonia: arthumanature topos 2007 (a cura di L. De Domizio Durini e A. d’Avossa), Sparta, Sellasia e Geraki (Grecia), 2007.