
SIENA. Lunedì 7 aprile alle ore 11 si terrà la conferenza stampa la presentazione della settima edizione del TEDxSiena 2025.
Sabato 12 aprile TEDxSiena 2025 si svolgerà presso l’Accademia dei Fisiocritici di Siena, Piazzetta Silvio Gigli 2, dalle 10 alle 18, con pause di networking. L’evento è organizzato su specifica licenza TED.
Tema dell’evento è “Take Care – PrenderSI cura. Un’idea semplice che può cambiare tutto”.
Il nuovo motto di TED Ideas Change Everything ha ispirato il comitato organizzativo di TEDxSiena nella
scelta del tema dell’edizione 2025. La riflessione si è concentrata su un concetto capace, nella sua
apparente semplicità, di diventare motore di cambiamento profondo, se assunto come guida per le azioni
individuali e collettive.
In questo caso, il tema scelto è Take Care: prendersi cura come atto rivoluzionario. Significa dedicare
attenzione agli altri, rispettare l’ambiente e coltivare il benessere personale. Questi tre ambiti, strettamente connessi, rappresentano un equilibrio prezioso che può orientare non solo le scelte quotidiane, ma anche la visione del futuro.
Il 12 aprile, TEDxSiena esplorerà il tema “Take Care” attraverso punti di vista molteplici, aprendo uno spazio di riflessione profonda su interrogativi urgenti e decisivi. In un’epoca segnata da sfide complesse
e rapide trasformazioni, prendersi cura diventa un atto consapevole, carico di significato e responsabilità.
Con Simona Sinesi, docente di Social Innovation e Marketing in diverse università italiane, e Senior Executive Fellow in Sustainability presso la SDA Bocconi, esploreremo il concetto di “Egemonia della cura”: un nuovo paradigma in cui la cura dell’individuo e della collettività non è un’eccezione, ma diventa la regola. Il suo speech rappresenta un invito a immaginare una società dove il valore non si misuri solo in numeri, ma in relazioni, benessere e impatto positivo.
Con Giulia Cicoli, cofondatrice di Still I Rise, il tema della cura si trasforma in una riflessione concreta
sull’urgenza di superare la logica della carità per approdare a relazioni umanitarie fondate su equità, ascolto e cooperazione autentica. Nel suo intervento, “Più giustizia, meno carità. Per aiutare davvero”, ci invita a ribaltare la prospettiva: aiutare non è salvare, ma condividere potere e possibilità.
Con Massimo Biliorsi, giornalista e scrittore, si apre una riflessione sul legame profondo tra la cura e il
patrimonio immateriale della nostra cultura. Un tema che trova terreno fertile nella città di Siena, dove storia e tradizione si intrecciano da secoli. Nel suo intervento dal titolo “A cavallo di una fiaba”, Biliorsi propone uno sguardo inedito sul Palio, raccontandolo attraverso gli occhi dei cavalli: protagonisti silenziosi di un rito collettivo che unisce identità, memoria e appartenenza. Un viaggio che invita a prendersi cura non solo delle tradizioni, ma anche di ciò che, pur non avendo voce, custodisce il senso
profondo di una comunità.
Con Tiziana de Rogatis, professoressa associata di Letterature comparate e prorettrice al Benessere, Diversità
e Coabitazione all’Università per Stranieri di Siena, esploreremo “Take Care” come capacità di
ascoltare, di dare valore alle storie, ai vissuti, alle ferite. Nel suo speech, “La medicina narrativa e
la guaritrice ferita”, de Rogatis ci accompagna in un viaggio tra linguaggio, trauma e cura. Ispirandosi
al lavoro di Rita Charon, sottolinea quanto l’ascolto delle storie – proprie e altrui – sia un atto clinico e
umano fondamentale, capace di migliorare la relazione terapeutica e il benessere di chi cura e di chi è
curato.
Con Emanuele Mariotti, archeologo e direttore degli scavi di San Casciano dei Bagni, scopriremo come
il “Prendersi cura” sia un gesto antico quanto l’umanità stessa. Nel suo intervento, “La cura è un viaggio
attraverso i secoli. riflessioni etiche e mediche sul santuario etrusco-romano del bagno grande a
San Casciano dei bagni”, Mariotti ci conduce in un luogo sospeso nel tempo, dove le acque termali
sacre hanno accolto, guarito e ispirato intere generazioni. Un sito archeologico che diventa testimonianza
concreta di come la cura sia stata – da sempre – al centro dell’esperienza umana, intrecciando medicina,
spiritualità, architettura e devozione.
Con Adelina Tërshani, attivista femminista e giornalista, la cura si trasforma in resistenza, dialogo e
trasformazione. Nel suo intervento, “La cura può essere contagiosa?”, Adelina ci invita a ripensare la
cura come una risposta coraggiosa ai conflitti Attraverso la sua esperienza di attivismo e il percorso
formativo con Rondine Cittadella della Pace, ci racconta come imparare ad affrontare il conflitto, anche
il più acceso, possa diventare un’occasione di connessione, empatia e giustizia. Un’occasione di confronto
e, quindi, strumento di guarigione collettiva, capace di dare voce a chi non ce l’ha e di costruire spazi
in cui le differenze non dividano, ma uniscano.
Con Florindo Rubbettino, editore e imprenditore calabrese, la cura si fa radicamento, visione e
rigenerazione. Nel suo intervento, “Cambiare i luoghi, non il mondo”, ci propone un’utopia concreta
e moderna: trasformare il mondo a partire dai contesti che conosciamo, vivendo con
consapevolezza e responsabilità il nostro ruolo in essi. Attraverso l’esperienza di editore, racconta
come un’impresa possa essere non solo motore economico, ma anche agente culturale e identitario,
capace di creare opportunità durature e generare valore condiviso.
Carla Serafini, Manager Welfare & Wellbeing di Leonardo S.p.A., nel suo intervento “Come
sopravvivere al carewashing” mette in guardia dall’uso strumentale di parole come benessere,
inclusione, empatia. Con una lunga esperienza nella gestione del Welfare e Wellbeing in una realtà
complessa, Serafini porta al TEDxSiena una riflessione concreta e profonda: la cura delle persone non
può ridursi a una policy, ma deve diventare una presenza autentica, sottolineando l’importanza
dell’ascolto reale, dell’empatia e della coerenza.
Cristina Cofacci, Responsabile Industrial Relations EMEA di CNH Industrial, nel suo speech
“Passioni Ribelli”, ci invita a riscoprire il valore autentico delle relazioni umane e collettive nel lavoro,
in un’epoca che tende a idealizzare la tecnologia. La sua è una visione “ribelle”, che pone al centro un
nuovo umanesimo come bussola per affrontare la transizione digitale e ambientale con consapevolezza,
senza rinunciare alla nostra natura relazionale.
Lo chef Matteo Lorenzini, nel suo discorso, “La cura dei capirotti”, ci porterà a considerare il “Take
Care” sotto una prospettiva inconsueta. Utilizzando la metafora dei “capirotti” fiorentini – frutta
ammaccata che conserva comunque il suo pregio – ci mostrerà l’importanza della cura e dell’attenzione verso chi, pur segnato dalle difficoltà, merita sostegno e valorizzazione. Nella sua visione “prendersi cura
degli altri” non è solo un dovere, ma un privilegio fondamentale, quando paragona l’arte culinaria a una
nave che sfida quotidianamente tempeste e burrasche. Come in ogni viaggio avventuroso, il successo in
cucina dipende dall’unità e dal valore di ogni membro della brigata.
Il neuroscienziato Emiliano Ricciardi, nel suo intervento “Decalogo per il benessere celebrale”, ci
porta a scoprire la “cura” come un insieme di abitudini e azioni concrete per migliorare la salute del
cervello. Basandosi su ricerche avanzate di neuroscienze e psicologia, ci presenterà strategie accessibili a
tutti per preservare il benessere cognitivo. Al centro del suo messaggio, l’idea che il cervello sia un bene
prezioso da coltivare sin dall’infanzia: le scelte fatte nei primi anni di vita costruiscono un capitale mentale
da proteggere con l’avanzare degli anni. Ricciardi ci esorta a comprendere come la cura quotidiana sia un
investimento per il nostro futuro.
Nel suo discorso dal titolo “La rotta della sostenibilità”, Francesco Fasano, docente e esperto di
sostenibilità, lancia un monito sulla direzione da seguire nella nostra evoluzione sociale ed economica,
affermando che “nella vita è più importante la bussola dell’orologio”. Un errore di rotta può portare a disastri
irreversibili nel cammino dell’umanità. Secondo Fasano, l’attuale sviluppo, basato su criteri discutibili, sta
procedendo nella direzione sbagliata e, nonostante gli sforzi per adottare regole innovative fondate su
energie rinnovabili, economia circolare e innovazione, le sfide rimangono enormi. Sul palco del
TEDxSiena2025 sarà posta una domanda cruciale: siamo ancora in tempo per correggere il corso e salvare
il nostro futuro?
Nel suo intervento al TEDxSiena, il filosofo Mario De Caro si pone provocatoriamente la domanda:
“Possiamo comprendere se l’IA potrà mai comprendere?”. Lontano da entusiasmi facili e allarmismi,
esplora le implicazioni etiche e filosofiche dell’intelligenza artificiale. Ispirandosi a pensatori come
Geoffrey Hinton, premio Nobel 2024, De Caro mette al centro il vero nodo della questione: cosa significa
davvero “comprendere”? Una riflessione che va oltre la tecnologia e interroga il nostro modo di concepire
coscienza, intelligenza e responsabilità.