Le botteghe dei 9 borghi del territorio si animano di creatività
VALDICHIANA SENESE. La Valdichiana Senese è un territorio ben conosciuto per l’enogastronomia eppure questa terra cela anche ulteriori sorprese a cominciare da chi ama fare shopping ed è alla ricerca di quella “unicità” che si può ritrovare nell’artigianato.
E’ qui, nel sud della Toscana, che antichi mestieri riaffiorano grazie a estrosi giovani che hanno deciso di lavorare nei borghi del territorio creando prodotti che strizzano anche l’occhio al futuro, con dedizione e inventiva, arrivando persino ad essere apprezzati, anche all’estero.
I materiali più tradizionali si mixano ad altri, più nuovi, quelli che si pensava di scartare invece trovano nuovi usi e poi se la formazione di questi giovani era dettata da studi accademici oggi c’è anche tanta ricerca e inventiva.
Stavolta, dunque, a essere al centro di un itinerario sono gli artigiani dei 9 Comuni della Valdichiana Senese – Cetona, Chianciano, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda – messi a sistema in un pacchetto turistico ideato da Valdichiana Living, tour operator interno alla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei sapori della Valdichiana Senese.
Viaggiare con la consapevolezza di far scoprire ai turisti, italiani e non, autentici Maestri a cominciare dalla ceramica, con i suoi colori e i suoi segreti, magari quella di Franco Cicerchia che figlio d’arte, a Cetona, oggi produce pezzi unici per uso quotidiano e oggetti di design per l’arredamento, accostando alla ceramica altri materiali. Amante della ricerca e di nuove esperienze stilistiche ama unire smalti sovrapposti a più cotture. Dopo varie esperienze in giro per il mondo – Messico, Pakistan, India, Londra – è tornato in pianta stabile nel suo borgo spinto dall’idea che questo possa essere il luogo ideale per realizzare “un atelier a cielo aperto”. Nel frattempo la sua produzione va avanti tanto da essere sempre più apprezzata da una clientela facoltosa, in Asia e Arabia, e da star di Hollywood.
Ma la ceramica è l’anima anche di Torrita di Siena, con il laboratorio Sial che si dedica alla tecnica a rilievo. Qui la giovane Silvia ha seguito le orme della madre e una volta che si entra nella bottega non si possono non notare le tante creazioni che riproducono il più delle volte i tipici paesaggi toscani tanto apprezzati anche in Giappone.
Anche Chiusi si anima di creatività con il laboratorio di ceramiche artistiche Kamars di Flavio Ferdinando Foderini. E’ la bottega più antica della città, fondata nel 58, che si basa sulle caratteristiche delle botteghe artigiane del Rinascimento toscano, affermatesi in tutto il proprio splendore con Luca della Robbia nel ‘400. La conduzione familiare, la meticolosità nell’apprendimento del mestiere e la rigorosità nell’esecuzione dei manufatti, sono le “regole” tramandate dal padre al figlio insieme ai segreti nati dalla lunga esperienza di oltre mezzo secolo. Flavio Ferdinando è un artigiano entusiasta della propria passione per l’arte e per le maioliche antiche e moderne, grande conoscitore ed attento sperimentatore. Gli elementi primordiali, aria, terra, acqua e fuoco, sapientemente plasmati alla Kamars, danno vita ad una collezione artistica con tutti i valori della nostra tradizione apprezzata in Italia ed in tutto il mondo.
A pochi chilometri invece Trequanda, è il borgo dell’argilla. FATAP la lavora con grande artigianalità creando prodotti in terracotta apprezzati in ogni dove. Tutta la particolarità sta nell’alta qualità della materia prima che si caratterizza per l’alta porosità con infinite sfumature e colorazioni indefinite.
E per chi invece è amante dei tessuti c’è “Filo e Fibra”, a San Casciano dei Bagni. E’ una cooperativa a prevalenza femminile che collabora con aziende agricole di allevamento ovini per il recupero della lana sucida (rifiuto speciale) e la trasformazione in materiale nobile.
Svolge attività di produzione di materiali derivati e tessuti tradizionali e sperimentali attraverso una filiera toscana, in particolare si occupa di: produzione di manufatti sartoriali; ricerca di altro materiale tessile in disuso come rimanenze di magazzino e di materiale usato; collaborazione con istituti che effettuano studi, progetti e sperimentazioni, già attivi sul territorio per la definizione degli artefatti semilavorati da realizzare; promozione di altre possibili sperimentazioni con aziende specializzate in tessuti biologici garantiti.
La cooperativa intende creare un museo attivo sull’arte delle realizzate con le macchine da cucire(“L’arte del saper fare e la formazione generica”) con promozione di laboratori propedeutici e professionali di sartoria e con l’organizzazione di iniziative di turismo sartoriale (turismo esperenziale).
Il progetto comprende, inoltre, sia la creazione di uno spazio di coworking dove sviluppare scambi di competenze, offrire servizi e corsi, sia la sistemazione di alcuni spazi, vetrine diffuse non più in uso, da gestire in condivisione come “vetrine vive” e, infine, lo sviluppo di attività di e-commerce. Diversi sono i prodotti in feltro che realizzano tra cui la cassetta di cottura in legno
Chianciano Terme e Sarteano invece “vivono” di arte orafa. Nella prima Arianna Orsato con “Epochè” crea gioielli che nascono dal connubio fra estro artistico e tecniche artigianali molto diverse tra loro. Dalla scultura all’oreficeria, dall’incisione alla grafica. La realizzazione di gioielli si interseca alla creazione di quadri e sculture, divenendo, alle volte, una cosa sola. Ogni oggetto che crea con le sue mani è l’espressione del fascino che sento nei confronti di forme materiali e tecniche. La sua intenzione è, e sarà sempre, quella di sperimentare. Ideando, progettando e materializzando le sue idee, per dare vita a manufatti unici e di pregio. La stessa esclusività che crea a Sarteano “Marmara”, un laboratorio nel pieno centro storico. Dall’oreficeria artigianale alle sculture ed installazioni davvero originali, dove l’ingegno di Mauro Fastelli fonde magistralmente più metalli e materiali tra loro, dall’oro col ferro, al legno ed a quelli di recupero. L’arte ce l’ha sempre avuta nel sangue; un suo avo era un pittore macchiaiolo, suo nonno era scultore del ferro e oggi arriva lui creando gioielli che sono stati esportati anche fuori dalla sua amata Toscana.
Ma l’artigianato in Valdichiana Senese non si ferma qua.
A Sinalunga richieggia grazie a “arte e cornici” dove quadri e specchi si circondano di bellezza mentre a Montepulciano – storico borgo dedito alla cultura e all’intrattenimento – Andrea Giannini è un giovane liutaio che con maestria “coccola” i suoi tanto amati strumenti musicali nella sua bottega “Dumpguitars”.