Il Prefetto Forte consegnerà a Riccardo Alfatti, presente il Sindaco di Chiusi Bettollini, la medaglia d’onore alla memoria concessa dal Presidente della Repubblica al nonno Guelfo Romagnoli
SIENA. Domani, 27 gennaio, si celebra in Italia il “Giorno della Memoria”, istituito dalla Legge 20 luglio 2000, n. 211, per ricordare il dramma dello sterminio e delle persecuzioni nei confronti del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
“Sono passati 76 anni da quel 27 gennaio 1945 data in cui furono liberati gli internati dal campo di Auschwitz. Con l’apertura di quei cancelli il mondo intero si rese conto dell’immane e crudele tragedia, pianificata e attuata per l’annientamento della popolazione ebraica e di tutte le categorie ritenute “indesiderabili”. Un’immane tragedia quella dell’Olocausto, dinnanzi alla quale l’umanità intera ancora si interroga sul senso di quella infinita atrocità. Un’infinita atrocità che non potrà mai avere una risposta ragionevole e dinnanzi alla quale è necessario mantenere alta la memoria quale strumento di deterrenza alla cultura dell’intolleranza e del pregiudizio. E’, dunque, innanzitutto compito delle Istituzioni di oggi soffermarsi e pensare come sia possibile onorare la memoria della Shoah, attraverso il rifiuto delle discriminazioni e della violenza, nella difesa della libertà, della democrazia e delle differenze. Il “Giorno della Memoria” ha proprio questo obbiettivo: raccogliere il peso della testimonianza della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, degli italiani deportati e diffondere la consapevolezza del radicamento dei diritti fondamentali dell’uomo. E’ un’occasione per ragionare e riflettere sui valori del vivere civile, dimenticati dal periodo nazista. Valori diventati i pilastri della nostra Carta Costituzionale”.
Quest’anno, le necessarie misure di contenimento alla diffusione del Covid-19 non consentono il tradizionale coinvolgimento del mondo della Scuola per iniziative ed incontri di approfondimento e di confronto su quei tragici fatti, per preservare, a vantaggio in particolare delle giovani generazioni, la memoria di quella pagina nefasta della storia dell’umanità, affinché non si debbano più rivivere momenti simili e si ricordino sempre i rischi che si annidano nell’indifferenza e nella sottovalutazione di fronte alle ingiustizie ed alle crudeltà che colpiscono i più deboli.
A testimonianza di quei fatti, le bandiere della Prefettura e quelle degli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta per tutta la giornata di domani.
Il Prefetto Forte consegnerà al Sig. Riccardo Alfatti, alla presenza del Sindaco di Chiusi Juri Bettollini, la medaglia d’onore alla memoria concessa dal Presidente della Repubblica al nonno Guelfo Romagnoli, internato per circa sei mesi, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, in un campo di prigionia tedesco nei pressi d Berlino. Si tratta di un riconoscimento simbolico, quale testimonianza di gratitudine nei confronti degli insigniti. E’ il simbolo dell’onore e della dignità difesi, per il riscatto e per la libertà del nostro Paese.