L'Azienda Ospedaliera senese aderisce (H)Open Week della Fondazione ONDA con un doppio appuntamento
SIENA. Avvicinare le donne alla rete di servizi anti-violenza che offrono percorsi di accoglienza protetta, continuità assistenziale e sostegno. Questo l’obiettivo dell’(H)Open Week sulla Violenza sulle donne organizzato Fondazione ONDA, Osservatorio nazionale sulla Salute della Donna e di genere dal 22 al 28 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre). Coinvolti tutti gli ospedali con il Bollino Rosa d’Italia e i centri anti-violenza per accogliere e ascoltare le donne che stanno affrontando una situazione di difficoltà, offrendo loro supporto. L’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, ospedale con tre bollini rosa ONDA, sempre più attento nella promozione della medicina di genere, aderisce all’iniziativa con una serie di incontri informativi che si tengono mercoledì 22 e venerdì 24 novembre.
Mercoledì 22 novembre, dalle ore 11 alle 13, nell’aula della UOC Organizzazione, gestione e qualità dei percorsi socio-assistenziali e precontenzioso ospedaliero (lotto 1, piano 1), si tiene l’incontro “L’importanza della formazione universitaria sulla violenza di genere”. Referenti dell’iniziativa sono il professor Mario Gabbrielli, responsabile UOC Medicina Legale, e la professoressa Anna Coluccia, già direttrice della UOC Organizzazione, gestione e qualità dei percorsi socio-assistenziali e precontenzioso ospedaliero.
“Conoscere il Centro Antiviolenza di Siena per le donne che subiscono violenza maschile”. È questo invece il titolo dell’incontro, in programma mercoledì 22 novembre dalle ore 14.30 alle 16 e venerdì 24 novembre dalle ore 10 alle 12, nell’aula F del centro direzionale dell’Aou Senese (piano 0) tenuto da Vania Cesaretti, membro del Comitato Unico di Garanzia dell’Aou Senese e coordinatrice infermieristica nella UOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto.
«La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani ed è una forma di discriminazione contro le donne». Parole tratte della Convenzione di Istanbul del 2011, primo strumento internazionale giuridicamente vincolante volto a creare un quadro normativo completo a tutela delle donne contro qualsiasi forma di violenza, e ribadite come messaggio comune in occasione dell’OpenWeek di ONDA all’Aou Senese. In questo ambito, i centri anti-violenza (CAV) offrono accoglienza, supporto, sostegno e accompagnamento alle donne vittime di violenza. Il percorso si concretizza in progetti personalizzati, creati e studiati in base ai bisogni ed alle scelte delle donne stesse. All’interno dei CAV è possibile avvalersi di varie professionalità formate e specializzate sul tema della violenza di genere, perpetrata in ogni forma (psicologica, fisica, verbale, economica, sessuale, ecc.) sia in ambito familiare che lavorativo.