Un programma di iniziative ed eventi che accompagneranno i senesi nel percorso tracciato dall'esposizione mondiale
di Lorenzo Croci
SIENA. L’Università degli studi di Siena ha deciso di portare Expo 2015 in città tramite un programma di iniziative ed eventi che approfondiranno i temi dell’esposizione universale per tutta la sua durata.Con il ciclo di incontri “il nostro cibo, la nostra storia, il nostro futuro” l’Ateneo mira a valorizzare il legame tra ricerca e territorio, tra scienza e impresa, coinvolgendo idealmente i cittadini in questo importante evento internazionale, grazie a un percorso culturale interdisciplinare. Per mettere in primo piano l’importanza della ricerca sui prodotto agroalimentari concernente il futuro, ad ogni dimostrazione, assaggio, degustazione e esperienza diretta, gli organizzatori del bancone dell’Università degli studi di Siena – presso il cortile del Rettorato fino al 31 ottobre – interagiranno direttamente e dinamicamente con le persone al fine subordinante e cardine di spiegare temi basilari come la sicurezza, la qualità, la sostenibilità dei prodotti agroalimentari per favorire una maggiore sensibilità a temi spesso dimenticati nell’oblio. I cittadini avranno così anche l’opportunità di fare esperienze di partecipazione attiva, in quanto come detto prima, i singoli eventi mirano a coinvolgere direttamente il pubblico, avvicinandolo ai temi della ricerca e della scienza.
“Siamo felici di poter offrire alla città – ha spiegato il Rettore Angelo Riccaboni – l’opportunità di approfondire le tematiche di Expo 2015, che rappresenta una grande occasione per il nostro paese. Verranno proposti spunti per riflettere su argomenti che fanno parte della vita quotidiana di ciascuno di noi, e che allo stesso tempo richiamano le sfide più importanti per il futuro, come il cibo e la salute, la sostenibilità delle produzioni e il confronto tra le diverse culture del mondo. La nostra prospettiva è quella della ricerca che mira allo sviluppo culturale, sociale ed economico dei nostri territori. Dato l’impegno strategico portato avanti da anni sulla sostenibilità, è risultato naturale il coinvolgimento della nostra Università intorno alle tematiche di Expo 2015 e la proposta di queste alla cittadinanza”.
Ogni appuntamento sarà accompagnato da una piccola degustazione di alimenti e specialità oggetto dell’incontro, a base di prodotti tipici del territorio, biologici e a km zero, proposti da aziende locali impegnate nell’innovazione e nella sostenibilità.
Addentrandoci nel cuore del programma degli incontri informali a carattere divulgativo che hanno già preso corpo lo scorso 30 aprile e che termineranno contemporaneamente alla chiusura di Expo 2015 a Milano ossia il prossimo 31 ottobre ( per vedere l’intero programma www.unisi.it/usienaexpo ) notiamo che l’iniziativa si divide tra “le giornate del pane” – che vanno dal 11 giugno fino al 30 settembre – nelle quali verranno fatti assaporare i più diversi pani del mondo, i diversi impasti, il cibo associato alla cultura e alla contrada, la tracciabilità degli alimenti, il nesso cibo e mediterraneo, le birre della Val d’Orcia, la cucina poetica, per passare poi alle “giornate del vino” – dal 7 all’8 ottobre – dove ci si interrogherà dai temi della tutela e della valorizzazione della biodiversità, alle diverse “lingue” del vino e la multidisciplinarietà al servizio dell’agricoltura di qualità, e infine alle “giornate dell’olio” – dal 15 ottobre al 31 ottobre – dove saranno implementate le diverse proprietà dell’olio, gli abbinamenti con l’olio sul pane per arrivare alla presentazione della “International Summer School in Food, Nutrition and Health” che scenderà in campo presso la Certosa di Pontignano dal 26 giugno al 2 luglio del 2016. Per citare alcune giornate imperdibili vale la pena citare quella del 28 agosto nella quale Anna Maria Aloisi e Stefania Giglioni illustreranno il tema “Miti e leggende sul ruolo del cibo nella sessualità maschile e femminile” e quella del 29 settembre “EXPOgustando: sostenibilità e nutrizione” coordinata da Anna Maria Aloisi, Elena Neri e Riccardo Pulselli.
Infine, tra i temi più cari, discussi e catartici per importanza – per il quale il ministro dell’istruzione Stefania Giannini poco tempo fa ha rilasciato il semaforo verde per condurre l’oggetto nel campo del dibattito in tutti gli Atenei d’Italia e che si appresta a diventare una vera e propria disciplina nel giro di pochi anni – quello della “Sicurezza idrica alimentare” il quale si incentrerà a favore di un’analisi sulle caratteristiche agroalimentari dei paesi del sud del mediterraneo al fine di favorire ancor più marcatamente la sostenibilità sia sociale che ambientale per portare a trovare soluzioni ancor più significative e ineluttabili per le generazioni future.