Venerdì 14 aprile il tradizionale percorso partirà alle 6.15 da San Gusmè per raggiungere il Colle di Monteleno e tornare nel borgo passando da Villa a Sesta
CASTELNUOVO BERARDENGA. A Castelnuovo Berardenga tradizioni locali e religiose tornano a unirsi nella caratteristica Processione del colle di Monteleno, in programma nel giorno del Venerdì Santo, venerdì 14 aprile, per rievocare il Calvario di Gesù. L’appuntamento proporrà un percorso ad anello di 9 chilometri attraverso il paesaggio chiantigiano, con partenza all’alba da San Gusmè e ritorno nel borgo castelnovino dopo aver toccato la località Campi e il colle di Monteleno, dove intorno alla fine del 1800 furono poste due croci in legno su basamenti in pietra, e Villa a Sesta.
La rievocazione del Calvario. Il percorso partirà alle ore 6.15 dalla Chiesa Santi Cosma e Damiano, a San Gusmè, e attraverserà il borgo lungo la via principale, per poi uscire dalle mura in direzione del colle Monteleno toccando la lapide che indica il punto di sorgente del fiume Ombrone e la località Campi, dove, nella chiesa intitolata a San Lorenzo, è prevista una prima sosta per la preghiera. L’itinerario continuerà fra discese e piccole salite prima del tratto più impegnativo, che accompagnerà i partecipanti fino alla sommità del colle Monteleno, da cui è possibile ammirare il paesaggio del Chianti e dove è prevista la preghiera di fronte alle due croci in legno su basamento in pietra collocate alla fine del 1800, che simboleggiano, nella tradizionale processione del Venerdì Santo, la crocifissione di Gesù. Al termine della celebrazione, il percorso proseguirà in direzione di Villa a Sesta scendendo verso il Fosso di Borrabacci – che più a valle confluisce nel torrente Malena – fino a raggiungere il punto di ristoro vicino al borgo castelnovino, dove i partecipanti potranno sostare e fare colazione rispettando la tradizione cattolica della vigilia pasquale. La rievocazione religiosa continuerà con la preghiera nella chiesa di Villa a Sesta intitolata a Santa Caterina da Siena, prima di riprendere il cammino verso San Gusmè fino a raggiungere il punto di partenza, la Chiesa Santi Cosma e Damiano.