L’iniziativa, nata nel 1983, si è consolidata come un appuntamento estivo fisso per tanti ragazzi e ragazze
CASTELNUOVO BERARDENGA. Edizione numero 40 per Campeggiano, che dal 1983 accoglie ogni anno numerosi ragazzi e ragazze nel bosco di Geggiano per una settimana di aggregazione, animazione e conoscenza del territorio. L’iniziativa, organizzata dal Circolo Arci Geggiano con il supporto del Comune di Castelnuovo Berardenga, si è svolta nei giorni scorsi con un’ampia partecipazione di ragazzi coordinati da Chiara Lozzi e ha festeggiato i quattro decenni con una serata insieme ai fondatori di Campeggiano, Luciano Gosi e Pierluigi Brogi, e al presidente del Circolo Arci Geggiano, Ernesto Scalese, oltre a molte generazioni di “campeggiatori” riuniti per l’occasione.
“Il Comune di Castelnuovo Berardenga – afferma Annalisa Giovani, assessora alla cultura – supporta questa iniziativa da molti anni e crede fermamente nel valore dell’aggregazione fra ragazzi e generazioni diverse unite dalla volontà di conoscere e amare il proprio territorio attraverso la memoria e il rispetto degli altri e dell’ambiente. Ringrazio i numerosi volontari che ogni anno lavorano per organizzare questa iniziativa e per promuovere il suo valore educativo e sociale”.
“Can-Peggio, divenuta poi Campeggiano – ha ricordato Luciano Gosi, uno dei fondatori – è nata nel 1983 ed è cresciuta negli anni diventando un appuntamento fisso nell’estate castelnovina. In 40 anni ha visto la partecipazione di 1.427 ragazzi e ragazze, di cui alcuni hanno visto partecipare poi i loro figli e altri sono diventati animatori o hanno fatto parte dello staff di Campeggiano. In questi quattro decenni sono nate grandi amicizie e legami solidi che sono il successo più grande per l’iniziativa”.
“Campeggiano – ha aggiunto l’altro fondatore, Pierluigi Brogi – è nato con un obiettivo allo stesso tempo serio e allegro: regalare un ricordo ai partecipanti, agli animatori e agli organizzatori. Il giudizio sull’obiettivo raggiunto o meno spetta a chi ha vissuto questa esperienza negli anni, ma festeggiare l’edizione numero 40 e accogliere di anno in anno un numero crescente di ragazzi conferma sicuramente la positività di questa iniziativa e il suo valore sociale per il territorio”.