Il festival prende avvio il 13 luglio con eventi di livello
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MURLO (SIENA) – Prende il via alle ore 17 di giovedì 13 luglio, con il consueto taglio del nastro, un festival di crescente successo, arrivato alla terza edizione nel delizioso castello di Murlo. Bluetrusco è l’unico evento dedicato alla cultura etrusca (in programma fino al 30 luglio), nato per unire aspetti scientifici a divulgativi a spettacoli, laboratori, degustazioni, visite guidate, sotto un unico filo conduttore, nel nome dell’’antico popolo. E subito propone un concerto prestigioso (con l’Accademia di Santa Cecilia) e un dibattito di alto livello (con grandi giornalisti ed esperti a parlare di bellezza).
All’inaugurazione è annunciata la presenza di Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, insieme ad amministratori pubblici, ai rappresentanti delle associazioni nazionali delle Città del vino e dell’olio, delle Università senesi. A fare gli onori di casa, ovviamente, sarà Fabiola Parenti, sindaco di Murlo. Dopo gli interventi introduttivi, ecco (ore 18.30) il concerto inaugurale della Cantoria dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma. Dirige Massimiliano Tonsini, al pianoforte Riccardo Balsamo. A seguire, degustazioni in piazza a cura dell’associazione culturale Rizes, con ingredienti rigorosamente di filiera corta e piatti della tradizione locale.
Tutto accompagnato da vini e oli negli spazi delle associazioni delle Città del vino e dell’Olio. Ma il piatto forte della giornata arriva sotte le stelle con la tavola rotonda dal titolo: “Che farne della bellezza? L’iniziativa, introdotta dal sindaco Fabiola Parenti e coordinata da Giuseppe Della Fina, vede la partecipazione di: Francesco Erbani, responsabile delle pagine nazionali della cultura del quotidiano “la Repubblica”; Andreas M. Steiner, direttore di “Archeo”; Elisa Bruttini, Direttore scientifico della Fondazione Musei Senesi; Simona Maggiorelli, direttore responsabile del settimanale “Left”. Quest’ultima ha pubblicato, di recente “Attacco all’arte. La bellezza negata”, edito dall’Asino d’oro. Un’opera che, secondo il parere di Tomaso Montanari in prefazione, si dimostra “un antidoto efficace al veleno dell’interessato disimpegno imperante”. Si tratta di un viaggio attraverso le epoche, in difesa del linguaggio delle immagini, troppo spesso negato o svuotato di senso. Quando non attaccato con furia devastatrice. Sarà un bello spunto per un incontro che si annuncia di grande interesse per l’amministratore pubblico, per l’operatore culturale come per il semplice cittadino.