Presentata oggi a Firenze, nella sede del Consiglio Regionale, la rassegna che riunisce sette comuni del Monte Amiata in un calendario di appuntamenti dedicati ai prodotti tipici
FIRENZE. Presentata oggi a Firenze, nella sede del Consiglio Regionale, #AmiatAutunno la rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata che per un’intera stagione, ogni fine settimana, accende i riflettori sull’autenticità di paesi ancora a misura d’uomo e sulle tradizioni enogastronomiche che li rendono unici.
Castagne, funghi ma anche vino e olio sono il fil rouge di un itinerario che attorno ai piaceri del palato riunisce ben sette comuni. Fino agli inizi di dicembre Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Santa Fiora e Seggiano indossano il vestito della festa e offrono al visitatore un ricco programma di eventi dedicati ai frutti del Monte Amiata e ai prodotti di questa montagna ancora tutta da scoprire e da vivere.
E’ l’olio il primo protagonista di #AmiatAutunno. Durante il fine settimana del 23-24 settembre, nello splendido borgo di Montegiovi (comune di Castel del Piano) torna la “44ma edizione della Sagra della Bruschetta”, una festa antica che nacque per permettere ai contadini della zona di poter svuotare gli ziri dall’olio vecchio e fare spazio a quello nuovo. Da qualche anno la festa offre l’occasione per fare una raccolta e spremitura straordinaria e offrire così un “olio prima dell’olio”, un olio quasi ottobrino che è vera e propria “primizia” con caratteristiche proprie.
In queste terre infatti l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale con una cultivar autoctona, l’Olivastra Seggianese. La visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria così come la degustazione del “Montecucco DOCG”, vino a base di Sangiovese, il re dei vitigni di questo fazzoletto di Toscana, che si fa riconoscere per le caratteristiche vulcaniche dei terreni che regalano mineralità, sapidità ed eleganza.
Il calendario di #AmiatAutunno si sposta poi nel borgo medioevale di Abbadia San Salvatore dove in due week end (6-7-8 / 13-14-15 ottobre) va in scena la “Festa d’Autunno”. Protagonista principale la castagna, prodotto che da sempre ha riempito le madie con la sua preziosa farina, con la quale si riusciva a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano. Mentre si cuociono caldarroste degustazioni, musica, mercatini e spettacoli renderanno unica l’atmosfera nel borgo medioevale.
#AmiatAutunno prosegue poi con la “Sagra del Fungo” a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia)nelle giornate del 8, 14 e 15 ottobre. Qui a farla da padrone sono le pietanze a base di funghi e tra una degustazione e l’altra si snoda un fitto calendario di spettacoli che culmina nel curioso e divertente Palio del Boscaiolo.
E nei fine settimana del 7 e 8 e del 14 e 15 ottobre il fungo si festeggia anche a Santa Fiora nella bellissima frazione di Bagnolo dove si allestisce la “Sagra del Fungo Amiatino” con mostre e convegni micologici ma anche passeggiate alla ricerca di funghi e degustazione del fungo porcino dell’Amiata cucinato dalle mani esperte dei cuochi della sagra.
“Castagna in Festa” anche ad Arcidosso dove per due fine settimana (13-14-15 e 20-21-22 ottobre) si celebra il frutto a cui si sono legate le sorti di tante donne e uomini dell’Amiata. Una festa fatta dalla gente: sono tante le associazioni di volontariato del territorio che collaborano alla buona riuscita, allestendo stand con prodotti a base di castagne e birra di castagne. Sono aperte anche le cantine nel centro storico mentre un ricco programma di spettacoli e concerti anima il paese dove si svolgono originali mercatini dell’artigianato e antiquariato.
Il 29 ottobre riflettori accesi su Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) per la “Festa del Marrone” che unisce gusto a folklore. Si gustano i piatti della tradizione e soprattutto, i marroni preparati in ogni modo. Intanto i tre Rioni in cui è suddiviso il paese danno vita alla festa. Le strade e le viuzze si riempiono di scenografie dove personaggi in costume raccontano di antiche leggende o cantano stornelli. La storia torna a vivere.
Nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale il 27, 28, 29, 31 ottobre e il 1 novembre a Piancastagnaio è tempo di Crastatone. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta).I chiassi delle Contrade diventano suggestivi percorsi tutto da scoprire: qui l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata; cantine e locande offrono degustazioni e menù deliziosi prendendo per la gola i visitatori con specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli. Mostre d’arte, artigianato e visite guidate arricchiscono la manifestazione.
Il 4 e il 5 novembre, #AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di prodotti tipici a base di castagne, visite guidate nei boschi di Santa Fiora e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni.
Agli oli di Olivastra Seggianese è dedicata la “Festa Olearie” in programma il 2 e 3 dicembre a Seggiano, che offrirà appuntamenti culturali a tema, la migliore tradizione dell’artigianato locale, gastronomia di eccellenza, visite guidate al Museo dell’Olio Diffuso e degustazioni con il metodo panel test di olio nuovo ottenuto dalla spremitura della cultivar autoctona. Fiore all’occhiello del percorso museale l’Olivo nel Cisternone, primo progetto scientifico-sperimentale a livello mondiale di una pianta di specie autoctona Olivastra Seggianese alimentata aeroponicamente (radici sospese in vapori acquei e sostanze fitonutritive) collocata all’interno di un’antica cisterna dal novembre 2014.
Per informazioni: www.amiatautunno.it
Facebook Amiatautunno; Instagram: Amiatautunno