Nei prossimi due fine settimana riflettori accesi su Abbadia San Salvatore, Bagnolo, Vivo d’Orcia e Arcidosso con un programma fatto di gusto e tradizione
AMIATA. Borghi in festa pieni di gusto: prosegue #AmiatAutunno, la rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata, che per un’intera stagione porta alla scoperta di paesi ancora a misura d’uomo e delle tradizioni enogastronomiche che li rendono unici.
Protagonisti dei prossimi due fine settimana i frutti “simbolo” di questa generosa stagione ovvero le castagne e i funghi ma spazio anche a vino e olio che diventano il fil rouge di un itinerario che attorno ai piaceri del palato riunisce ben sette comuni.
Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Santa Fiora e Seggiano offrono al visitatore un ricco programma di eventi dedicati al Monte Amiata e ai suoi straordinari prodotti.
Sono quattro le località su cui si accendono i riflettori nei prossimi due week end.
Il borgo medioevale di Abbadia San Salvatore si trasforma in ideale palcoscenico per la “Festa d’Autunno” (6-7-8 / 13-14-15 ottobre). Protagonista principale la castagna, prodotto che da sempre ha riempito le madie con la sua preziosa farina, con la quale si riusciva a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano e che ogni giorno garantiva una nutriente polenta. Mentre si cuociono caldarroste, degustazioni, musica e spettacoli nei terzieri, mercatini, stand gastronomici, rendono unica l’atmosfera nel borgo.
Previste anche visite guidate alle bellezze medioevali della città, singolari escursioni naturalistiche (tra cui la possibilità di cercare funghi con un micologo) e visite guidate al Museo Minerario (per informazioni Consorzio Terre di Toscana tel. 0577 778324; info@terreditoscana.net), all’Abbazia del Santissimo Salvatore e al Museo di Arte Sacra (info: museoabbaziasansalvatore@
Nei fine settimana del 7 e 8 e del 14 e 15 ottobre il fungo si festeggia anche a Santa Fiora nella bellissima frazione di Bagnolo dove si allestisce la “Sagra del Fungo Amiatino” con mostre e convegni micologici ma anche passeggiate alla ricerca di funghi e degustazione del fungo porcino dell’Amiata cucinato dalle mani esperte dei cuochi della sagra.
Festa anche a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) dove nelle giornate del 8, 14 e 15 ottobre si svolge la “Sagra del Fungo”. Qui a farla da padrone sono le pietanze a base di funghi e tra una degustazione e l’altra si snoda un fitto calendario di spettacoli. Grande attesa per il Palio del Boscaiolo, un confronto curioso e divertente tra le due contrade del paese, il “Pian delle Mura” e le “Caselle”, impegnate nel tagliare in sei parti un tronco del diametro di circa 60 centimetri, per la realizzazione di sei sedie, ed un altro tronco del diametro di circa 25 centimetri, per la realizzazione di sei scodelle nelle quali dovrà essere versata la polenta che nel frattempo verrà preparata dagli altri concorrenti.
Previste anche escursioni naturalistiche con “Le stagioni del Castagno con visita alle Sorgenti dell’Ermicciolo” (Info: Pro-Loco tel. 0577/873830 – 3381761817).
“Castagna in Festa” anche ad Arcidosso dove per due fine settimana (13-14-15 e 20-21-22 ottobre) si celebra il frutto a cui si sono legate le sorti di tante donne e uomini dell’Amiata. Una festa fatta dalla gente: sono tante le associazioni di volontariato del territorio che collaborano alla buona riuscita, allestendo stand con prodotti a base di castagne e birra di castagne. Sono aperte anche le cantine nel centro storico mentre un ricco programma di spettacoli e concerti anima il paese dove si svolgono originali mercatini dell’artigianato e antiquariato.
Ma il calendario di #AmiatAutunno è ancora lungo.
Il 29 ottobre riflettori accesi su Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) per la “Festa del Marrone” che unisce gusto a folklore. Si gustano i piatti della tradizione e soprattutto, i marroni preparati in ogni modo. Intanto i tre Rioni in cui è suddiviso il paese danno vita alla festa. Le strade e le viuzze si riempiono di scenografie dove personaggi in costume raccontano di antiche leggende o cantano stornelli. La storia torna a vivere.
Nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale il 27, 28, 29, 31 ottobre e il 1 novembre a Piancastagnaio è tempo di Crastatone. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta).I chiassi delle Contrade diventano suggestivi percorsi tutto da scoprire: qui l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata; cantine e locande offrono degustazioni e menù deliziosi prendendo per la gola i visitatori con specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli. Mostre d’arte, artigianato e visite guidate arricchiscono la manifestazione.
Il 3 e il 4 novembre, #AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di prodotti tipici a base di castagne, visite guidate nei boschi di Santa Fiora e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni.
Agli oli di Olivastra Seggianese è dedicata la “Festa Olearie” in programma il 2 e 3 dicembre a Seggiano, che offrirà appuntamenti culturali a tema, la migliore tradizione dell’artigianato locale, gastronomia di eccellenza, visite guidate al Museo dell’Olio Diffuso e degustazioni con il metodo Panel Test di olio nuovo ottenuto dalla spremitura della cultivar autoctona. Fiore all’occhiello del percorso museale l’Olivo nel Cisternone, primo progetto scientifico-sperimentale a livello mondiale di una pianta di specie autoctona Olivastra Seggianese alimentata aeroponicamente (radici sospese in vapori acquei e sostanze fitonutritive) collocata all’interno di un’antica cisterna dal novembre 2014.