AREZZO. Da Letizia Giorgianni (Vittime del salvabanche) riceviamo e pubblichiamo.
“Quando l’11 febbraio del 2015 i funzionari di Banca d’Italia interruppero la riunione del Cda e invitarono l’intero vertice a togliere il disturbo, commissariando l’istituto, la Banca Popolare dell’Etruria era tecnicamente già fallita. Quello che di lì a poco ne sarebbe venuto fuori erano fatti e circostanze inimmaginabili per buona parte della città di Arezzo: dalle enormi sofferenze nei bilanci ai prestiti concessi per opportunità personali, fino alla vendita dei subordinati ai piccoli risparmiatori. Uno scandalo che Vigilanza e Consob tardarono a vedere.
La vicenda di Banca Etruria ha segnato la città di Arezzo nel profondo: la banca di cui andare orgogliosi si era trasformata in un piccolo microcosmo dove politica, amicizie e denaro si intrecciavano in un groviglio che solo una grande crisi poteva svelare. E così è stato.
Sono stata invitata a questo importante convegno organizzato dall’Associazione Civitas Etruria Arezzo, che si svolgerà venerdì 15 novembre, alle 21:00, all’Hotel Minerva di Arezzo, dal quale lancerò una proposta a tutela di tutti i risparmiatori che si troveranno, loro malgrado, ad investire inconsapevolmente in titoli od obbligazioni al veleno.
Purtroppo il sistema bancario italiano ha ancora molta strada da fare per quanto riguarda la trasparenza nei confronti degli investitori finali e nonostante i primi default bancari la politica non è ancora intervenuta in nessun modo a tutela dei risparmiatori, se non rimborsandoli parzialmente quando ormai i giochi erano fatti, e talvolta utilizzando soldi pubblici. Appare evidente che tutto ciò rappresenti una falla di sistema, che necessita di interventi da parte della politica, che potrebbe e dovrebbe, nel modo che spiegherò durante il convegno, tutelare maggiormente le fasce più deboli dei risparmiatori.
Relatori del convegno anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ed il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli. A coordinare la serata la giornalista Barbara Perissi”.