Sabato su Canale 3 e SienaTv andrà in onda “1944-2014 Siena Ricorda" di Juri Guerranti
SIENA. Nel giorno in cui tutta Italia festeggerà il 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, a Siena le emittenti televisive locali Canale 3 Toscana e SienaTv trasmetteranno il documentario di Juri Guerranti “1944-2014 Siena Ricorda. La Liberazione dal nazifascismo dei 36 comuni della provincia”. Il 25 Aprile sarà quindi inquadrato da un’ottica locale, raccontando cosa accadde nel nostro territorio nel 1944, quando gli Alleati e i partigiani liberarono tutta la provincia senese, in certi casi dopo aspri combattimenti. Nella giornata di sabato, Canale 3 (ch 12 e 95) trasmetterà il documentario alle ore 13,15 e alle ore 20,30 mentre SienaTv (ch 682 e 669) lo manderà in onda alle ore 20. Il documentario, realizzato lo scorso anno grazie al sostegno di Provincia di Siena, Acquedotto del Fiora ed Estra, ha lo scopo di sintetizzare gli eventi più significativi dei dieci mesi d’occupazione tedesca e del regime di Salò in terra di Siena. Per questo non è solo un documentario che parla della Resistenza e della Liberazione. Vuole approfondire altre tematiche come il progetto di Siena città ospedaliera (riconosciuta unilateralmente solo dai tedeschi), i bombardamenti su molte località della provincia (con in testa Poggibonsi che verrà di fatto rasa al suolo), la figura del prefetto fascista Giorgio Alberto Chiurco, le violenze su innocenti provocate dai tedeschi in ritirata (come la strage di Palazzaccio), gli stupri su donne (e non solo) perpetrati da alcuni soldati marocchini liberatori, i processi contro i fascisti colpevoli di qualche reato etc. Guerranti ha intervistato storici, partigiani e gente comune. “Ringrazio le tv locali per aver deciso di mettere nuovamente in onda questo documentario. Dieci studiosi di storia locale o militare – spiega Juri Guerranti – sono stati da me intervistati per valorizzare il loro lavoro di ricerca culminato negli ultimi anni con la pubblicazione di vari libri sugli argomenti connessi al passaggio del fronte nel Senese. Ho poi dato voce a diversi partigiani, rappresentanti di tutte le formazioni operanti nel territorio senese, da quelle ‘azzurre’ a quelle ‘garibaldine’.Alcuni di loro, nel frattempo ci hanno lasciato, penso ad esempio a Francesco Carlo Griccioli scomparso qualche mese fa”. Nel documentario si parla del generale francese De Monsabert che disse alle proprie truppe di non cannoneggiare il centro storico senese. Anche la figura dell’arcivescovo Toccabelli viene ricordata nel video in più occasioni, a cominciare dal ruolo che ebbe nelle comunicazioni, tramite Vaticano, con gli Alleati per il tentativo di riconoscimento di Siena come città ospedaliera. Ampio spazio è dato alla Resistenza, con i ricordi personali di tanti protagonisti. Si parla degli eccidi di Scalvaia e di Montemaggio ma anche della vittoria partigiana a Monticchiello e della liberazione dei detenuti politici dal carcere di San Gimignano. Toccante è il ricordo di Vittorio Meoni che spiega come riuscì a salvarsi dalla fucilazione a Montemaggio. Nel video, proprio per suffragare ciò che è raccontato, si mostrano centinaia di documenti d’epoca conservati nell’Archivio di Stato di Siena. “Ho filmato tanti documenti, dalle relazioni ai fonogrammi, dai manifesti ai volantini – spiega Guerranti – per ‘far parlare’ anche la carta. Devo poi ringraziare l’Isrec, la biblioteca comunale, l’archivio arcivescovile e il circolo giuridico per avermi concesso altro materiale, anche fotografico, da mostrare nel video”. Alcune riprese sono state inoltre effettuate oltreoceano, a Washington, all’interno del memoriale della Seconda guerra mondiale. Il documentario è disponibile anche su YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=bgdCJ3BiRoA