Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese ha approvato la promozione di iniziative
VALDICHIANA. Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese ha approvato, nell’ultima seduta consiliare, la promozione di iniziative per diffondere la conoscenza degli eventi del «Giorno del ricordo» che ricorre il 10 febbraio di ogni anno per onorare la memoria delle vittime delle foibe e ricordare l’esodo giuliano dalmata alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La ricorrenza del «Giorno del ricordo» si svolgerà nel comune di Cetona, presso la Sala SS. Annunziata (Piazza Garibaldi), sabato 10 febbraio 2024 alle ore 17.00. All’evento, che vuole rappresentare una riflessione per l’intera comunità per conoscere e preservare la storia di queste vicende del Novecento, porteranno il saluto Agnese Carletti, Presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese e Roberto Cottini, Sindaco del Comune di Cetona e prenderanno parte: Roberto Menia, Senatore della Repubblica, relatore della Legge 30 marzo 2004 n. 92 istitutiva del «Giorno del ricordo», Letizia Giorgianni, Deputato della Repubblica, e gli storici Lucio Villari e Pietro Purich. Alcuni interventi saranno in diretta streaming. Alla ricorrenza sono stati invitati i Consiglieri che fanno parte dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese e i rappresentanti istituzionali locali e nazionali.
L’iniziativa è promossa dall’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, in seguito all’approvazione, nell’ultima seduta del Consiglio, della mozione presenta dal “Gruppo Consiliare Alleanza per la Valdichiana”, congiuntamente al Comune di Cetona.
Nel «Giorno del ricordo» vengono commemorate le vittime italiane delle foibe, nonché l’esodo degli italiani dalle terre della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia e di altre regioni dell’ex Jugoslavia, costretti a fuggire dalle proprie terre per evitare rappresaglie e brutali persecuzioni, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, da parte delle milizie del Maresciallo Tito. Le foibe sono voragini rocciose dell’altopiano carsico usate, fra il 1943 e il 1947, dai partigiani di Tito per “infoibare” migliaia di persone, uccise o ancora vive, la cui unica colpa era quella di essere italiane. Nel 2004, il Parlamento italiano ha istituito il «Giorno del ricordo» per commemorare queste vittime e per preservare la memoria storica di questi eventi tragici, per tanto tempo dimenticati, e renderli parte integrante dell’identità nazionale italiana.