GAIOLE IN CHIANTI. Per la prima volta il Comune di Gaiole in Chianti si trova ad avere in
organico tre vigili urbani che non hanno alcun legame o vicissitudini con il botritico andamento dei tempi. Per la prima volta nessun eccesso di inchini, salamelecchi e passi di danza con il tutù nei confronti di potenti – o ritenuti tali – che abbenedicono i luoghi.
Ma ecco che, da un vulcanico e taurino intelletto ferruginoso, sortisce l’ennesimo pensiero servile per accondiscendere chi viene e chi porta contante: ”evitare di fare le multe agli stranieri che vengono in vacanza e portano soldi”.
Già gli stranieri ben si adeguano al nostro ben scarso senso civico, se poi si devono sentire premiati per venire in un paese, in una località, dove tutto gli è permesso, tutto è consentito (film già visto in anni passati, basti pensare all’edilizia allegra), si corre il rischio di vedere macchine posteggiate all’interno dei bar o al fresco delle chiese, ragazzi amoreggiare nudi sulle spallette del borro oppure
orinare di sotto come avviene nelle varie città d’arte o in qualsiasi altra bella realtà italica dove chi viene ha la dispensa data da una serie di quarti di bischero con la bacinella degli spiccioli sempre
sporta e con una visione serva e servile come non hanno più neanche le perpetue e i don Abbondio.
Andrea Pagliantini