Il primo gennaio scade il termine per presentare le domande
AREZZO. Sono partiti i primi rimborsi all’80% per i risparmiatori che hanno visto azzerati i loro bond subordinati con il salvataggio delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, ma al di là dei facili clamori con cui la notizia viene confezionata noi rimaniamo sui dati certi e inoppugnabili: se si parla di 30 persone rimborsate significa che stiamo parlando dello 0,50% degli aventi diritto. Siamo a metà della vita del decreto e solo 30 persone su 12.500 a tre mesi della scadenza hanno riottenuto in parte ciò che gli era stato indebitamente tolto. Ci preme inoltre far nuovamente presente che coloro che hanno avuto la fortuna di rientrare negli stringenti paletti del decreto, tra 90 giorni si vedranno scadere i termini per potervi accedere senza ancora aver potuto conoscere i decreti che disciplinano l’arbitrato e capire quindi quale sarebbe stato il percorso per loro più conveniente. Come associazione abbiamo già chiesto di procrastinare la data di scadenza per richiedere l’accesso al rimborso forfettario per un periodo pari al ritardo nell’emanazione degli arbitrati, che sarebbero dovuti uscire entro il 1 luglio scorso, e sono quindi già in ritardo di tre mesi. Questi a nostro avviso sono i dati più importanti da evidenziare. Ne approfittiamo quindi per sollecitare chiarimenti sulla data di emanazione delle regole dell’arbitrato, al fine di consentire ai risparmiatori una scelta consapevole sulle modalità rimborso; vorremo inoltre capire se potrà essere accolta o meno la richiesta di proroga sulla scadenza sul termine per le domande per i rimborsi forfettari,ed avere delucidazioni, conferme o smentite ufficiali, sulle paventate tassazioni sui rimborsi forfettari.
Il presidente dell’Associazione Vittime del Salva Banche