Lettera aperta agli amministratori di Siena e alla città
SIENA. Gentili signori e cari concittadini,
mi occupo da tanto tempo di accessibilità e di inclusione per i disabili e per rendere la nostra bella Città più accogliente e più moderna ma devo esprimere il mio sconcerto per le azioni che l’amministrazione comunale sta mettendo in atto in materia di turismo e di informazione.
Mi riferisco alla cartellonistica che sta comparendo in città con i messaggi legibbili attraverso un codice.
Ancora una volta si è proceduto senza tenere in minima considerazione le esigenze delle persone prive di vista o con problemi di lettura.
Non mi risulta che ci sia stata una consultazione di chi questi problemi conosce e affronta da tempo, anche in sede di osservatorio per le barriere architettoniche.
I pannelli sono di difficile individuazione anche per chi vede, ma per chi non vede o vede male, sono impossibili da intercettare.
In primo luogo non esiste una mappa nei punti di accesso alla città con la quale si comunica l’ubicazione dei pannelli e comunque per ciechi e ipovedenti non è possibile trovare i pannelli e meno che mai i codici da leggere con gli smarphone.
ci sono oggi le tecnologie per risolvere questo problema in modo più accessibile e soprattutto anche neno impattanti.
Esistono già in rete delle applicazioni che raccontano le città come per esempio: “Città italia”.
Si potevano montare delle celle che comunicano a distanza con gli smarphone e permettere ai cittadini di avere le notifiche sui loro dispositivi ma si è scelta un’altra strada.
Io non credo che le nostre associazioni della disabilità abbiano la verità rivelata ma certamente conoscono i problemi delle varie categorie e non credo sia utile e giusto procedere senza scelte condivise.
Vorrei tanto che voi amministratori vi apriste al confronto vero e concreto, ma soprattutto vorrei che la città e tutte le organizzazioni che in questo tessuto sociale operano, facessero sentire la propria voce con forza e determinazione.
Chi scrive e l’associazione che rappresenta, hanno più volte segnalato questi problemi e lavorato per accomodamenti ragionevoli ma dobbiamo e devo constatare che vi è ancora molta strada da compiere.
Cittadini, la città è nostra e dobbiamo difenderla ma possiamo farlo solo se siamo capaci di agire insieme e progettare in modo condiviso per il bene di tutti.
Questo mio sfogo vuole essere un tentativo di stimolare un dibattito profondo e reale su cosa si intende per città inclusiva, su cosa si vuole per Siena e per noi tutti.
L’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS, che mi onoro presiedere, da sempre offre il proprio contributo di idee e di azione a favore di tutti e dei disabili visivi in particolare e per questo si prepara a far conoscere i problemi di chi da cieco e ipovedente vuole vivere o visitare Siena e il suo territorio.
Con la speranza che questo appello scuota le coscienze e le intelligenze, vi saluto con l’augurio che Siena trionfi.
mi occupo da tanto tempo di accessibilità e di inclusione per i disabili e per rendere la nostra bella Città più accogliente e più moderna ma devo esprimere il mio sconcerto per le azioni che l’amministrazione comunale sta mettendo in atto in materia di turismo e di informazione.
Mi riferisco alla cartellonistica che sta comparendo in città con i messaggi legibbili attraverso un codice.
Ancora una volta si è proceduto senza tenere in minima considerazione le esigenze delle persone prive di vista o con problemi di lettura.
Non mi risulta che ci sia stata una consultazione di chi questi problemi conosce e affronta da tempo, anche in sede di osservatorio per le barriere architettoniche.
I pannelli sono di difficile individuazione anche per chi vede, ma per chi non vede o vede male, sono impossibili da intercettare.
In primo luogo non esiste una mappa nei punti di accesso alla città con la quale si comunica l’ubicazione dei pannelli e comunque per ciechi e ipovedenti non è possibile trovare i pannelli e meno che mai i codici da leggere con gli smarphone.
ci sono oggi le tecnologie per risolvere questo problema in modo più accessibile e soprattutto anche neno impattanti.
Esistono già in rete delle applicazioni che raccontano le città come per esempio: “Città italia”.
Si potevano montare delle celle che comunicano a distanza con gli smarphone e permettere ai cittadini di avere le notifiche sui loro dispositivi ma si è scelta un’altra strada.
Io non credo che le nostre associazioni della disabilità abbiano la verità rivelata ma certamente conoscono i problemi delle varie categorie e non credo sia utile e giusto procedere senza scelte condivise.
Vorrei tanto che voi amministratori vi apriste al confronto vero e concreto, ma soprattutto vorrei che la città e tutte le organizzazioni che in questo tessuto sociale operano, facessero sentire la propria voce con forza e determinazione.
Chi scrive e l’associazione che rappresenta, hanno più volte segnalato questi problemi e lavorato per accomodamenti ragionevoli ma dobbiamo e devo constatare che vi è ancora molta strada da compiere.
Cittadini, la città è nostra e dobbiamo difenderla ma possiamo farlo solo se siamo capaci di agire insieme e progettare in modo condiviso per il bene di tutti.
Questo mio sfogo vuole essere un tentativo di stimolare un dibattito profondo e reale su cosa si intende per città inclusiva, su cosa si vuole per Siena e per noi tutti.
L’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS, che mi onoro presiedere, da sempre offre il proprio contributo di idee e di azione a favore di tutti e dei disabili visivi in particolare e per questo si prepara a far conoscere i problemi di chi da cieco e ipovedente vuole vivere o visitare Siena e il suo territorio.
Con la speranza che questo appello scuota le coscienze e le intelligenze, vi saluto con l’augurio che Siena trionfi.
Massimo Vita
presidenteuicsi@gmail.com
presidenteuicsi@gmail.com