Un altro lettore racconta la propria disavventura
SIENA. Caro Stefano e cari cittadini senesi, anche io purtroppo mi sono imbattuto in una triste vicenda con i vigili urbani. Lavoro fuori porta Camollia e come ogni giovedì alternato so della pulizia della strada in via Chigi dalle ore 13.
Quel giovedì sono arrivato all’auto alle 13.01 quindi passibile di multa lo capisco bene. Trovo, alle 13.01, già la multa sulla mia macchina ed anche un’altra nella macchina prima della mia. Il vigile era lì intento a fare la terza (tutto in un minuto alle 13.01). Senza fare polemica passo davanti al vigile mostrando l’orario del telefono e le 13.01. Parto con la mia auto ed il vigile comincia ad urlare in via Chigi dicendo “Complimenti! Complimenti! Al che scendo dalla mia auto e chiedo al vigili come mai mi urlasse dietro, prendendomi in giro per di più. Lui mi minaccia dicendo che sa come ritrovarmi. Sbigottito, risalgo in macchina e vado a casa poco distante. Quando vado a pagare la multa mi dicono di avere un’altra multa nello stesso giorno. Ai vigili urbani mi consigliano di aspettare il verbale a casa e – sorpresa delle sorprese – è un multa con decurtazione punti per una presunta guida senza cinture. Cioè, il vigile, che mi aveva minacciato, 20 minuti dopo si è inventato una multa quando io ero già casa a pranzare con mia moglie.
Chiedo al Comando come procedere penalmente contro questo abuso di potere e falsa testimonianza e mi consegnano la mail del comandante per fissare un appuntamento. Sono in attesa. Lascio perdere? No, assolutamente, perché deve essere impegno dei cittadini far migliorare e curare le istituzioni.
Giovanni D’Agostino