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SIENA. Ringrazio il consigliere comunale ds per la sensibilità dimostrata nello spiegare le cause e nel confermare gli effetti dei disagi che noi abitanti di viale Mameli, viale Cavour e dintorni stiamo oramai da tempo vivendo.
Ma soprattutto ringrazio la lettera firmata di quel residente che ha dato modo a un esponente dell’attuale maggioranza di governo cittadino di mettere a nudo e di prendere ufficialmente consapevolezza di tutte le problematiche di una gestione che sembra disordinata rispetto alle dinamiche veicolari, urbanistiche e urbane più in generale.
Prendiamo atto dello sforzo dell’amministrazione comunale nel cercare qualche soluzione ai problemi sollevati, ma personalmente stento a vederne la fine e anche fosse visibile sarebbe difficile comprenderne la reale efficacia.
Siamo sicuri che la fine degli inconcepibili lavori che stanno interessando via Caduti di Vicobello da anni, attenueranno le quotidiane code di auto in viale Cavour? Siamo sicuri che tutte le varie dinamiche che si verificheranno nel nuovo assetto viario non creeranno ulteriori problemi nella nuova zona? Non era meglio fare prima la strada nuova prevista nel progetto?
La risalita meccanizzata dall’edificio lineare all’antiporto di Camollia, utilizzata come la panacea di tutti i mali, quali flussi veicolari canalizzerà e da quali parcheggi sarà servita? Da quelli a pagamento sotto la stazione o da quelli ancora liberi (per quanto?) del nuovo centro commerciale?
Vogliamo dire, signor Perugini, che la realizzazione della risalita costa qualcosa come 6 milioni di euro? Quanti posti di lavoro si creerebbero con tale cifra? Non crede che sia stato meglio pensare a questo che non affidare i lavori a una società fuori regione?
Passiamo ai parcheggi scambiatori? Ammesso che ci siano, quali vengono utilizzati con tale funzione, specialmente quelli nelle direttrici da nord di Siena? E, ammesso che stiano funzionando, qual è il tempo di percorrenza delle navette da e per il centro? Dove è finito il progetto di posteggi scambiatori che dovevano essere fatti in via Don Minzioni? Vogliamo poi affrontare il problema parcheggi e coloro che lavorano nel centro storico?
Ci rendiamo conto della congestione veicolare che c’è per entrare a Siena? Sembra che con la nuova rotatoria a monte della strada fiume, adesso il traffico sia molto anche in uscita dalla città
L’ultima iniziativa, quella della ARU di fuori Porta Camollia, è tesa a decongestionare flussi e parcheggi in viale G. Mameli, viale Cavour e zone limitrofe o, al contrario aggrava, la già caotica quotidiana realtà che vede i posti di Piazza d’Armi vuoti e intorno il caos?
Se i motorini sui marciapiedi è un fatto di cultura, che condivido, la soluzione passa attraverso le contravvenzioni o può trovarsi in soluzioni alternative?
Non metto in dubbio lo sforzo profuso per il verde pubblico e le aree verdi in generale, il boschetto sopra la rotonda del ponte di Malizia, alla fine di viale Mazzini, per la sistemazione della quale, la Circoscrizione n. 5 vince anche una “gara” cittadina di “Siena Colorata”, la dice lunga sulla cura e manutenzione delle aree verdi. In una riunione congiunta delle Circoscrizioni 2 e 5, presenti l’ingegner Pignata ed altri responsabili del Comune, erano stati richiesti alcuni interventi per coprire e valorizzare tutta l’area, ma non abbiamo saputo più nulla.
Quale interesse del verde pubblico può esserci, se non si vede o non si comprende quale sia la pianificazione della manutenzione delle piante? Si è visto, al contrario, un’eliminazione delle fronde verdi delle belle acacie di viale Mameli. Un’attenta e accurata manutenzione eliminerebbe il problema “fronde” che non è legato alle copiose piogge di quest’inverno, perché puntualmente la cosa si ripete annualmente.
Una manutenzione adeguata non farebbe arrivare periodicamente in Circoscrizione le richieste di parere per l’abbattimento dei pini (vedi Viale Mazzini) perché “la nostra città negli ultimi anni stata interessata da forti nevicate” che hanno compromesso la stabilità delle piante. Un abbattimento programmato e alternato negli anni aiuterebbe a mantenere il verde nelle nostre vie.
Mi rendo conto che Siena sia una realtà complessa e molto particolare, il nostro benessere non aiuta a governare tutte le dinamiche della nostra città. Eravamo abituati a una Siena respirabile, quindi vivibile e pulita, attenta alla sua cultura di città a misura d’uomo dove il decoro e il bello urbano erano parte di questa cultura, ma è difficile tornare a quei tempi.
Capisco bene che il Comune fa quel che può ma in questa situazione non ci sono scuse da portare né spiegazioni da offrire, le problematiche esistono, sono quotidiane e necessitano di concrete soluzioni e non parole o promesse future.
Il presidente Assetto del Territorio della Circoscrizione 5
C. L. Aprea
Ma soprattutto ringrazio la lettera firmata di quel residente che ha dato modo a un esponente dell’attuale maggioranza di governo cittadino di mettere a nudo e di prendere ufficialmente consapevolezza di tutte le problematiche di una gestione che sembra disordinata rispetto alle dinamiche veicolari, urbanistiche e urbane più in generale.
Prendiamo atto dello sforzo dell’amministrazione comunale nel cercare qualche soluzione ai problemi sollevati, ma personalmente stento a vederne la fine e anche fosse visibile sarebbe difficile comprenderne la reale efficacia.
Siamo sicuri che la fine degli inconcepibili lavori che stanno interessando via Caduti di Vicobello da anni, attenueranno le quotidiane code di auto in viale Cavour? Siamo sicuri che tutte le varie dinamiche che si verificheranno nel nuovo assetto viario non creeranno ulteriori problemi nella nuova zona? Non era meglio fare prima la strada nuova prevista nel progetto?
La risalita meccanizzata dall’edificio lineare all’antiporto di Camollia, utilizzata come la panacea di tutti i mali, quali flussi veicolari canalizzerà e da quali parcheggi sarà servita? Da quelli a pagamento sotto la stazione o da quelli ancora liberi (per quanto?) del nuovo centro commerciale?
Vogliamo dire, signor Perugini, che la realizzazione della risalita costa qualcosa come 6 milioni di euro? Quanti posti di lavoro si creerebbero con tale cifra? Non crede che sia stato meglio pensare a questo che non affidare i lavori a una società fuori regione?
Passiamo ai parcheggi scambiatori? Ammesso che ci siano, quali vengono utilizzati con tale funzione, specialmente quelli nelle direttrici da nord di Siena? E, ammesso che stiano funzionando, qual è il tempo di percorrenza delle navette da e per il centro? Dove è finito il progetto di posteggi scambiatori che dovevano essere fatti in via Don Minzioni? Vogliamo poi affrontare il problema parcheggi e coloro che lavorano nel centro storico?
Ci rendiamo conto della congestione veicolare che c’è per entrare a Siena? Sembra che con la nuova rotatoria a monte della strada fiume, adesso il traffico sia molto anche in uscita dalla città
L’ultima iniziativa, quella della ARU di fuori Porta Camollia, è tesa a decongestionare flussi e parcheggi in viale G. Mameli, viale Cavour e zone limitrofe o, al contrario aggrava, la già caotica quotidiana realtà che vede i posti di Piazza d’Armi vuoti e intorno il caos?
Se i motorini sui marciapiedi è un fatto di cultura, che condivido, la soluzione passa attraverso le contravvenzioni o può trovarsi in soluzioni alternative?
Non metto in dubbio lo sforzo profuso per il verde pubblico e le aree verdi in generale, il boschetto sopra la rotonda del ponte di Malizia, alla fine di viale Mazzini, per la sistemazione della quale, la Circoscrizione n. 5 vince anche una “gara” cittadina di “Siena Colorata”, la dice lunga sulla cura e manutenzione delle aree verdi. In una riunione congiunta delle Circoscrizioni 2 e 5, presenti l’ingegner Pignata ed altri responsabili del Comune, erano stati richiesti alcuni interventi per coprire e valorizzare tutta l’area, ma non abbiamo saputo più nulla.
Quale interesse del verde pubblico può esserci, se non si vede o non si comprende quale sia la pianificazione della manutenzione delle piante? Si è visto, al contrario, un’eliminazione delle fronde verdi delle belle acacie di viale Mameli. Un’attenta e accurata manutenzione eliminerebbe il problema “fronde” che non è legato alle copiose piogge di quest’inverno, perché puntualmente la cosa si ripete annualmente.
Una manutenzione adeguata non farebbe arrivare periodicamente in Circoscrizione le richieste di parere per l’abbattimento dei pini (vedi Viale Mazzini) perché “la nostra città negli ultimi anni stata interessata da forti nevicate” che hanno compromesso la stabilità delle piante. Un abbattimento programmato e alternato negli anni aiuterebbe a mantenere il verde nelle nostre vie.
Mi rendo conto che Siena sia una realtà complessa e molto particolare, il nostro benessere non aiuta a governare tutte le dinamiche della nostra città. Eravamo abituati a una Siena respirabile, quindi vivibile e pulita, attenta alla sua cultura di città a misura d’uomo dove il decoro e il bello urbano erano parte di questa cultura, ma è difficile tornare a quei tempi.
Capisco bene che il Comune fa quel che può ma in questa situazione non ci sono scuse da portare né spiegazioni da offrire, le problematiche esistono, sono quotidiane e necessitano di concrete soluzioni e non parole o promesse future.
Il presidente Assetto del Territorio della Circoscrizione 5
C. L. Aprea