SIENA. Caro direttore,
il 20 giugno u.s. il Corriere di Siena ha dato ampio risalto alle giustificazioni che gli assessori Stefano Maggi e Paolo Mazzini avrebbero fornito sul mancato rispetto degli impegni in precedenza assunti pubblicamente dagli stessi in merito alla risoluzione delle annose criticità che riguardano Via Antonio Vivaldi, assicurando di nuovo una disponibilità ad un sollecito incontro cittadino da tempo atteso e mai avvenuto.
Di fronte a tali prese di posizione non sappiamo se sorridere per la fantasiosa ironia goliardica degli interventi pubblicati od addirittura piangere per la superficialità con cui si affrontano i problemi degli abitanti di certi quartieri e per il modo con cui l’amministrazione comunale ritiene di rapportarsi con gli stessi residenti per renderli edotti circa le loro legittime aspettative, peraltro più volte sollecitate con ogni forma e mezzo.
Non vogliamo in questa sede alimentare ulteriormente il sacro fuoco della polemica, rimandiamo tuttavia alla valutazione dei lettori e di quanti hanno potuto seguire la questione attraverso le puntuali notizie fornite dalla Vostra testata, nonché da un servizio di una emittente locale che di un quotidiano on line, se per ottenere risposte dall’amministrazione comunale – acquisite, come dimostra il caso di specie, in forma indiretta e non ufficiale – gli abitanti devono rivolgersi prima a S.E. il Signor Prefetto di Siena per denunciare intollerabili ritardi e ricorrere, poi, ad interessare contestualmente le maggiori testate locali dei quotidiani cartacei ed on line, delle emittenti televisive e dei blog.
Se questi sono i risultati, è preferibile allora non perdere del tempo prezioso ed evitare quindi ogni soluzione di buon senso e garbo.
Cordiali saluti.
Paolo Piochi