Lo affermano alcuni ex-dipendenti esternalizzati in Fruendo
SIENA. Continua la battaglia degli ex dipendenti di Banca MPS, esternalizzati illegittimamente nella Società Fruendo SRL. Oggi si chiedono come mai gli stessi Sindacati che hanno firmato l’accordo conBanca MPS senza alcuna garanzia occupazionale, ne hanno firmato un altro di tutt’altro genere in Banca BNL Gruppo BNP Paribas!??
E’ di qualche giorno fa infatti la notizia dell’accordo siglato in Banca BNL a tutela dei 2mila lavoratori assorbiti nella NewCo “Business partner Italia”, partecipata al 90% dalla stessa Banca BNL. A differenza degli ex dipendenti di banca MPS, i sindacati, in BNL, hanno tutelato i lavoratori riconoscendo importanti garanzie come il REINTEGRO in caso di future tensioni occupazionali. Garanzie completamente negate agli ex dipendenti MPS.
I lavoratori si chiedono perché questo trattamento discriminatorio? Cosa hanno voluto nascondere con l’operazione MPS/Fruendo i vertici della Banca, Profumo e Viola, con la complicità dei vertici del sindacato della FABI,FIBA CISL,UGL E UILCA firmatari dell’accordo dannoso per il futuro dei giovani lavoratori? Forse l’unica vera ragione era e rimane sempre la stessa: demandare a terzi il gravoso onere del licenziamento, con l’avallo dei sindacati che avrebbero dovuto invece tutelare i lavoratori!!!
Gli ex-dipendenti di banca MPS vedono il loro futuro sempre più incerto a causa della crisi profonda che attanaglia il gruppo MPS, il cui destino sembra segnato. MPS è un’azienda che ogni anno continua a perdere miliardi di euro, tanto che lo Stato Italiano è stato “obbligato” a prendere una quota del capitale sociale pari al 10%, visto che il MPS non è in grado di onorare i debiti contratti. In un altro paese civile e democratico avrebbero già dovuto portare i libri in tribunale.
Oggi Fruendo è sul mercato esclusivamente grazie alla commessa ed alle infrastrutture tecnologiche di Banca MPS, senza alcuna indipendenza ed autonomia funzionale, come in maniera subdola e falsa hanno invece dichiarato i sindacati nell’accordo, col solo intento di scoraggiare i lavoratori ad intentare causa. Ma senza riuscirci, essendo oltre 700 le vertenze in corso!
Confidiamo ancora una volta nella serietà e nella professionalità della Magistratura che con le ultime sentenze della Corte di Cassazione continua a condannare operazioni simili da parte delle Aziende, avendone compreso i veri ed unici obiettivi: ”sbarazzarsi subdolamente dei propri dipendenti”.
Ed è per questo che i lavoratori sono convinti che per gli elementi oggettivi presentati nelle vertenze in corso da noti studi legali, in tutt’Italia, da Milano a Lecce, i giudici non potranno fare altro che prendere atto della GRAVE INGIUSTIZIA subita!!!
ALCUNI LAVORATORI