SIENA. Gentile Direttore,
il direttivo del Club Karl Popper desidera esprimere la sua profonda preoccupazione per le sorti della nostra Università, da sempre caposaldo della cultura senese e finestra di Siena sul mondo.
Le ultime vicende lasciano sbigottiti, in particolare il comportamento di una parte politica da oltre 50 anni egemone in tutti i settori della vita cittadina, che sembra scoprire solo oggi la reale gravità della crisi ed improvvisamente e scompostamente si mobilita con dichiarazioni roboanti dei suoi uomini più rappresentativi, stranamente taciturni negli anni in cui un tempio del sapere veniva convertito in un ammortizzatore sociale, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ed ora che si è toccato il fondo si cerca di intorbidare le acque strepitando contro il governo, reo di aver consentito all’Ateneo di salvaguardare la normale amministrazione e comprensibilmente restio a consegnare l’Università in mano a chi l’ha distrutta e se ne sta già dividendo le spoglie.
La comunità senese ha estremo bisogno per il suo futuro di una Università liberata dai condizionamenti della bassa politica per cui ci auguriamo che questa crisi alla fine ci restituisca una Università non più terreno di scontro tra bande di predatori, ma di nuovo fiore all’occhiello della città e degno capofila della grande sfida lanciata per Siena capitale europea della cultura.
Enrico Tucci
presidente
il direttivo del Club Karl Popper desidera esprimere la sua profonda preoccupazione per le sorti della nostra Università, da sempre caposaldo della cultura senese e finestra di Siena sul mondo.
Le ultime vicende lasciano sbigottiti, in particolare il comportamento di una parte politica da oltre 50 anni egemone in tutti i settori della vita cittadina, che sembra scoprire solo oggi la reale gravità della crisi ed improvvisamente e scompostamente si mobilita con dichiarazioni roboanti dei suoi uomini più rappresentativi, stranamente taciturni negli anni in cui un tempio del sapere veniva convertito in un ammortizzatore sociale, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ed ora che si è toccato il fondo si cerca di intorbidare le acque strepitando contro il governo, reo di aver consentito all’Ateneo di salvaguardare la normale amministrazione e comprensibilmente restio a consegnare l’Università in mano a chi l’ha distrutta e se ne sta già dividendo le spoglie.
La comunità senese ha estremo bisogno per il suo futuro di una Università liberata dai condizionamenti della bassa politica per cui ci auguriamo che questa crisi alla fine ci restituisca una Università non più terreno di scontro tra bande di predatori, ma di nuovo fiore all’occhiello della città e degno capofila della grande sfida lanciata per Siena capitale europea della cultura.
Enrico Tucci
presidente