Raccolte varie lamentele dei cittadini
SIENA. Una rappresentanza di Uniti per Siena ha incontrato, nella mattinata (3 agosto), i cittadini di Taverne d’Arbia. Molte le questioni che sono state riportate ai rappresentanti civici senesi, ai quali è stato richiesto di farsi portavoce di alcune lamentele circa la situazione che ogni notte si verifica nei pressi del circolo posto alla fine di Via Lucari, dove alcune persone, specialmente nei mesi estivi, fanno confusione fino a tardi.
Con forza è stata sottolineata la pericolosità della struttura dell’ex Molino, per la quale esiste un vecchio intendimento di riqualificazione ma che è rimasta fuori dal bando per le periferie, nel quale il Comune di Siena ha fatto rientrare gli impianti sportivi di Taverne, vergogna ereditata dai tempi del primo Groviglio Armonioso, dimenticandosi di molte altre questioni che potrebbero anche loro contribuire ad una vera riqualificazione del popolare quartiere di Siena. La pericolosità dell’ex Molino appare ancora più evidente se si considera che sotto vi si trova una fermata del bus e che già in passato si sono verificati pericolosi crolli che hanno interessato la struttura.
Ma questi non sono gli unici problemi riportati per quanto riguarda il decoro e la sicurezza della zona, portiamo ad esempio l’area per cani in Via Guastelloni rimossa e mai risistemata, lo stato fatiscente e pericoloso di molti marciapiedi, i pini mal potati oppure proprio non potati, e questi sono solo alcuni dei problemi evidenziati dai cittadini da noi incontrati. Dopo i recenti fatti di cronaca, l’attenzione si è poi concentrata sulle case popolari, per le quali è stato richiesto un maggiore controllo per quanto riguarda le condizioni degli spazi comuni (garage, cantine, corridoi condominiali, scale, facciate), oltre che ad una puntuale e costante verifica del rispetto delle prescrizioni di Siena Casa in quanto a numero degli occupanti di ciascuna abitazione popolare.
In questa zona sono ospitate delle case popolari, un tempo “vanto” della frazione, che erano dignitose e ben tenute fino a quando, tutto all’improvviso, sono spariti i controlli. È stata richiesta una maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale per quanto concerne le cosiddette isole ecologiche, spesso e volentieri insufficienti ed incomplete. Si pensi, ad esempio, che sotto l’ex Molino si trova solamente un cassonetto dell’immondizia che dovrebbe servire diversi nuclei familiari.
I cittadini si sono poi lamentati della scarsa costanza, da parte di Sei Toscana, nell’effettuare lo svuotamento dei cassonetti. In svariate zone di Taverne, come via Lucari, sono state segnalate aree dismesse ed abbandonate, con capanni mal tenuti, nonché una situazione della carreggiata stradale a dir poco pessima, visto che molti tombini risultano sconnessi e, ad ogni passaggio di auto e, soprattutto, mezzi pesanti, creano forti rumori che disturbano la quiete, anche notturna degli abitanti. In via Conte d’Arras passano dei bilici, provenienti dalla zona vicino al fiume, che fanno letteralmente tremare le case. Sempre in via Lucari è presente una segheria, oggi inattiva, che era ospitata in edificio fatiscente oggi facilmente accessibile a chiunque, a partire dai bambini. È possibile che l’Amministrazione comunale nelle aree private non faccia nulla?
Questo è quello che i nostri rappresentatnti hanno potuto ascoltare dagli abitanti di uno solo dei quartieri periferici di Siena, invitiamo anche altri cittadini a contattarci per dar voce anche ad aòtre zone della nostra città.