Il new deal della chiarezza non è ancora completo...
Egregio Dott. Viola,
Le scriviamo per dirLe che UNITA’ SINDACALE non manca di apprezzare la nuova era di comunicazione diretta con i colleghi, utilizzando FILODIRETTO, da Lei inaugurata. La trasparenza e la coerenza sono davvero una cosa importante da difendere ad ogni costo.
Proprio in relazione alla Sua ultima lettera del 15/6, Le confermiamo il massimo dell’impegno da parte di tutti i lavoratori, che, Le ricordiamo, hanno fatto di MPS quel grande Gruppo Bancario che era, e ora non è più grazie alle scellerate scelte di Dirigenti venuti portando principi e valori molto lontani dai nostri, sospinti dal vento della politica, che parlavano bene e scrivevano meglio e che hanno annebbiato il cervello alla proprietà e a tutta la Città di Siena.Ci chiede la nostra fiducia e la fiducia, si sa, viene data alle cose serie: allora, franchezza per franchezza, Le diciamo che perlomeno noi siamo disposti a concederglieLa ad alcune condizioni minimali, che ci paiono dovute a tutti i colleghi:
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Renda pubblico il disastroso contratto d’acquisto di Banca Antonveneta, finora introvabile ai comuni mortali …. Se no, come facciamo a darLe fiducia se ci nasconde le cose?
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Per quanto riguarda il VAP, si rilegga attentamente e senza “consigli” il vigente CIA e le modalità di calcolo, peraltro semplici e alla portata di tutti, poi prenda una calcolatrice e faccia la riprova: vedrà che ne abbiamo diritto! …. Se non si rispettano i contratti vigenti, come facciamo ad avere fiducia?
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Lei parla di sacrifici e ci garantisce che saranno fatti da tutti: cominci allora a cacciare chi ha alloggi pagati dall’Azienda per migliaia di euro al mese e si fa costruire auto “su misura”. Lo faccia pure con la signorilità che Le è nota, ma lo mandi a vivere in un normale appartamento, subito però, altrimenti che fiducia potremo dare?
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Non possiamo inoltre concedere fiducia a chi non ha avuto nulla da dire sulle prebende e sulle promozioni dei responsabili del disastro in cui ci troviamo: come noto, uno ha ottenuto una buonuscita milionaria e un altro siede sullo scranno più alto della Associazione di categoria. Perché non chiedere indietro a loro i soldi? La legge sulle società consente azioni legali risarcitorie nei confronti degli amministratori (si chiama “azione di responsabilità”, noi non la possiamo adire ma il vostro azionista di riferimento sì).
Caro dottor Viola, come vede, quello che chiediamo è davvero poca cosa ma, in mancanza di questi punti minimali, non potremo sederci ad alcun tavolo a trattare i “sacrifici” dei colleghi. Ve ne dovrete assumere da soli, e per intero, la grave responsabilità.
In tale malaugurato caso, noi faremo opposizione, in ogni sede e con ogni mezzo, con le forze che i lavoratori ci daranno e le modalità che le leggi della Repubblica finora ci concedono, nella speranza che tutte le altre OO.SS. presenti in Banca facciano altrettanto. Ma, eventualmente, anche da soli.
E questo per tutelare la nostra dignità di lavoratori, che non ha prezzo.
Nell’augurarLe sinceramente Buon Lavoro, gradisca i nostri migliori saluti.
LA SEGRETERIA UNISIN MPS
(Foto Corrado De Serio)