Massimo Vita invita la politica a darsi da fare
SIENA. Ascoltando le trasmissioni prodotte dalle televisioni locali e leggendo i giornali, si viene colpiti dallo sconforto intellettuale e sociale.
Sui temi della sanità pontificano personaggi che da almeno dieci anni hanno avuto un ruolo in questo settore e oggi denunciano lo sfascio di questo settore.
In termini di trasporti e mobilità siamo davanti a un unicum difficilmente rintracciabile in alte realtà.
Andare a Roma, Firenze o nella periferia della nostra provincia è come vincere alla lotteria e la politica si sofferma solo sui lavori eterni delle direttrici stradali Siena Firenze e Siena Grosseto.
In politica si sta combattendo una battaglia che ricorda i tempi più bui della prima repubblica.
I vari capi corrente si combattono per acquisire posizioni di potere e non guardano per nulla al benessere della cittadinanza.
I nomi che si fanno per le segreterie sono tutti legati al passato e certamente non esprimono la volontà di cambiamento che i cittadini esprimono.
Perchè non si compie una analisi seria e supportata dai dati sull’operato della giunta Valentini?
Siamo certi che gettare al vento questa esperienza non ci faccia fare un salto nel buio?
Quali sono i dati che fanno dire ai capi politici che si deve cambiare cavallo?
Penso, da cittadino, non possessore di tessere di partito, che si dovrebbero rispettare le regole pder scegliere il candidato del PD e poi una regola condivisa per scegliere il candidato della coalizione.
Ci vuole innovazione ma per ora, in questa città e in questa sanità in questi trasporti, non si vede nulla di tutto questo.
I ciechi ancora aspettano di poter ascoltare le paline elettroniche e di utilizzare l’app di Tiemme.
Molti ciechi ultrasessantacinquenni non possono uscire di casa perchè il servizio non viene implementato.
Cosa fare dunque?
Promuovere una campagna che chieda ai politici un cambio di rotta o fare in modo che dalle urne esca un risultato eclatante.
Massimo Vita, Uici Siena